Garlasco, blitz all'alba a casa di Sempio. Indagato l'ex procuratore: "Corrotto per scagionarlo"

Perquisite le case dei genitori e degli zii del 37enne indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Trovato un biglietto che incastrerebbe l'ex pm di Pavia

Garlasco, blitz all'alba a casa di Sempio. Indagato l'ex procuratore: "Corrotto per scagionarlo"
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Blitz all'alba da parte dei carabinieri a casa dei genitori di Andrea Sempio e dell'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, oltre che a casa degli zii dell'unico indagato della nuova indagine di Garlasco per l'omicidio di Chiara Poggi. L'operazione è coordinata dalla procura di Brescia e rientra in un'inchiesta che vede indagato Venditti per corruzione in atti giudiziari per scagionare Sempio. La guardia di Finanza, che è stata incaricata dalla procura, sta effettuando perquisizioni anche in casa dei carabinieri che a quei tempi effettuarono le indagini. "Mi ha chiamato Andrea alle 7.30, era tranquillo, non mi ha detto niente. Mi ha chiesto se potevo andare a casa dei genitori. A me non sorprende niente: di perquisizioni tutti i giorni ce n’è", ha dichiarato l'avvocato Massimo Lovati intercettato dai giornalisti.

Stando a quanto riferito dal Corriere della sera, l'indagine per corruzione è nata a seguito della perquisizione che il 14 maggio 2025 i carabinieri hanno eseguito a casa dei genitori di Andrea Sempio. Una nota rinvenuta riporterebbe le cirfe "20/30" seguite dal simbolo dell'euro, il nome "Venditti" e la scritta "gip archivia". Il foglietto era in un bloc notes e risalirebbe ai primi giorni di febbraio 2017, il che collocherebbe quell'appunto a un periodo antecedente a quando Sempio ha saputo di essere indagato, ossia l'8 febbraio 2017. In quel giorno gli venne notificato l'avviso per l'interrogatorio, che poi sarebbe avvenuto due giorni dopo.

La Guardia di finanza ha effettuato analisi patrimoniali sugli attori coinvolti nel caso e sarebbero emersi 40mila euro di trasferimento sul conto corrente della famiglia Sempio. Venne aperta nel 2016 l'indagine e fu archiviata 3 mesi dopo da Venditti ma quel bigliettino sarebbe relativo a un momento in cui l'indagine era ancora secretata. Fu indagato una seconda volta nel 2020 ma in quell'occasione rimase aperto appena 21 giorni.

Intervistato da Gianluigi Nuzzi a Quarto Grado, Venditti poche settimane fa ha dichiarato: "Ventuno giorni? Io avevo deciso dopo 21 minuti, anzi 21 secondi". Questo perché, ha detto, "dalle intercettazioni, come da tutto il resto, non emergevano elementi per poter procedere contro Sempio, e neppure per avere una proroga per proseguire le intercettazioni".

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