Cronaca giudiziaria

I raduni, il guru-erborista. Parte il processo alla "setta delle bestie"

Domani si apre il processo a carico di Gianni Maria Guidi, l'erborista-guru della setta, e gli altri adepti accusati di aver circuito e soggiogato giovani donne per poi sottoporle a violenze sessuali

I raduni, il guru-erborista. Parte il processo alla "setta delle bestie"

Comincia domani (24 febbraio) il processo davanti alla Corte d'Assise di Novara a carico di Gianni Maria Guidi , l'erborista-guru della della "sette delle bestie". Tra gli imputati, oltre all'80enne, anche altri adepti dell'associazione: sono tutti accusati di avere circuito, soggiogato e sottoposto a violenze sessuali plurime decine di giovani donne. Secondo l'accusa, le ragazze - alcune delle quali di soli 10 anni - sarebbero state ridotte a una sorta di "schiavitù" esistenziale e sessuale.

L'inchiesta

Come ben ricorda il giornalista Andrea Galli sul Corriere della Sera, l'inchiesta è scattata dopo la denuncia di una ragazza che, nel 2018, aveva riferito informazioni precise e particolareggiate sui membri della setta. Con non poca fatica, gli agenti della squadra Mobile di Novara sono riusciti a ricostruire i fatti e ad intercettare gli altri protagonisti di questa macabra vicenda. L'organizzazione sarebbe stata fondata 30 anni fa da Gianni Maria Guidi, 80 anni, con un passato da erborista, noto tra gli adepti semplicemente come "il dottore". A capo della setta ci sarebbero state anche alcune donne che, nel corso degli anni avrebbero costruito un vero e proprio impero di attività a scopo lucrativo: due scuole di danza, una di spada celtica e alcune erboristerie, una bottega di artigianato e una casa editrice. A loro sarebbe stato affidato l'arduo compito di reclutare ed "educare" le giovani donne che, secondo l'accusa, venivano iniziate a pratiche sessuali estreme e dolorose. Le presunte torture sarebbero servite a ridurre in uno stato di totale soggiogazione le vittime che, pertanto, avrebbero subito un vero e proprio "lavaggio del cervello". Inoltre, le ragazze sarebbero state allontanate dalle rispettive famiglie e collacate negli appartamenti che "il dottore" gestiva tra Novara, Milano e Pavia.

Il processo

Stando a quanto riporta il Corriere.it, le prove raccolte nei confronti dell'erborista-guru e delle sue collaboratrici "sarebbero robuste e circostanziate" seppur inserite all'interno di uno scenario assai complesso. Una delle presunte vittime aveva raccontato alla polizia: "Lui (Guidi ndr) decide tutto, chi puoi frequentare, dove puoi andare e dove puoi lavorare. Sceglie lui quali ragazze devono farlo divertire. Noi lo chiamiamo 'lui' o 'il dottore' perché non ci è concesso nemmeno nominare il suo nome". Alcune ragazze sarebbero state legate ad alberi o a un gancio e torturate per ore. Per contro, altre frequentanti dell'associazione avevano negato l'esistenza di eventuali schiave del sesso o di rituali macabri. Anzi. A dir loro, gli incontri avevano l'obiettivo di rigenerare l'anima e il corpo. Nessun tentativo di soggiogazione né qualsivoglia forma di violenza coercitiva, insomma.

Due versioni completamente contrastanti sui cui, venerdì mattina (domani) dovranno esprimersi i giudici della Corte d'Assise di Novara.

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