Il movente dell'omicidio di Chiara Poggi non è mai stato individuato con certezza nemmeno nella sentenza che condanna Alberto Stasi, passata in giudicato. Oggi, uno degli obiettivi della nuova indagine è proprio quella di trovarlo e di cristallizzarlo, per chiudere una volta per sempre il caso di Garlasco e mettere un punto fermo in una vicenda che sta facendo soffrire ancora molte persone. In tv sono tanti i programmi che stanno affrontando questo tema, che si stanno interessando anche alle indagini dando un proprio contributo ed è noto che ci sono state informazioni trovate da giornalisti che lavorano al caso che sono state acquisite dalla procura. Tra chi sta prestando più attenzione all'omicidio di Garlasco c'è Milo Infante con le sue trasmissioni, Ore 14 e Ore 14 Sera.
In una delle ultime puntate si è parlato anche del possibile movente, che potrebbe essere nascosto in un comportamento non ordinario tenuto dalla vittima due mesi prima che venisse uccisa. Come è ormai noto, il computer della famiglia Poggi si trovava in camera di Chiara e veniva usato anche da suo fratello quando voleva giocare con i suoi amici, compreso Andrea Sempio, ora indagato per l'omicidio. In quel pc, però, pare che la vittima tenesse anche alcuni video intimi girati con Alberto Stasi, che ovviamente non avrebbe mai voluto che venissero visti da terzi. Ed è per questo motivo che due mesi prima di essere uccisa avrebbe deciso di proteggere quella cartella con un sistema di sicurezza piuttosto avanzato, non comune, che impediva a chiunque non fosse lei di aprirla e di visionarne in contenuto. Quei video si trovavano da tempo su quel computer ma Chiara ritiene opportuno bloccarne l'accesso solo poche settimane prima di essere uccisa.
La sfera sessuale è sempre stata un elemento presente nell'indagine sull'omicidio di Garlasco, anche per gli aspetti che riguardano Alberto Stasi. Perché uno dei possibili moventi che sono stati paventati nel tempo è racchiuso nella consuetudine dl fidanzato della vittima di guardare filmati pornografici di un certo tipo ma, secondo alcune delle ricostruzioni fatte in questi anni, comunque smentite o senza riscontri, Chiara non sarebbe stata d'accordo.
Ed è per questo che, seguendo quella logica, quella mattina del 13 agosto si sarebbe arrivati all'omicidio a fronte di una litigata che i due potrebbero aver avuto la notte precedente. Ma di tutto questo non ci sono prove o elementi comprovanti. Una dato oggettivo, invece, è racchiuso proprio in quel passaggio di sicurezza che Chiara Poggi sente di fare a poche settimane dalla morte.