
Un nuovo nome torna nelle cronache dell'omicidio di Chiara Poggi, ed è quello di Marco Panzarasa, amico storico di Alberto Stasi, forse colui che ai tempi del delitto di Garlasco gli era più vicino. È notizia di oggi che il gip ha chiesto l'acquisizione anche del suo Dna in vista del maxi incidente probatorio anche perché Chiara, anche la notte prima di essere uccisa, utilizzò spesso il computer di Stasi, suo fidanzato, che ha utilizzato con regolarità anche Panzarasa.
Ai tempi, come riportano le cronache dell'epoca, Marco Panzarasa aveva 24 anni. Conosce Stasi da quando facevano insieme il liceo Omodeo di Mortara, sezione B scientifico, dove si sono diplomati nel 2002. Le loro strade si sono separate quando hanno scelto la carriera universitaria, perché Panzarasa ha proseguito gli studi iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza e Stasi alla Bocconi, percorso economico. In quell'anno, il 2007, a luglio i due partirono assieme in direzione di Londra per un soggiorno di studio utile al perfezionamento della lingua. E durante quel viaggio vennero raggiunti anche da Chiara. Marco quell'anno aveva già concluso la prima parte del suo percorso accademico con il conseguimento della laurea trennale e all'epoca veniva considerato il migliore amico di Stasi nonostante avessero preso carriere diverse. Dai controlli effettuati sui tabulati telefonici di Stasi nel 2007 tra loro risultavano circa 10-15 contatti al giorno: più di quanti Stasi non ne avesse con Chiara. Ma tutti i contatti si interruppero dopo l'omicidio, quando su Garlasco si abbattè la tempesta giudiziaria e mediatica. Quel giorno, Panzarasa risultava essere a Loano, in Liguria, probabilmente per una giornata di mare.
Panzarasa, che oggi è avvocato, non ha mai voluto parlare con i giornalisti e ha sempre tenuto un profilo molto basso. Nonostante sia stato spesso sollecitato a rilasciare dichiarazioni, proprio in virtù della sua profonda conoscensa con Stasi, ha preferito mostrarsi schivo e non lasciarsi coinvolgere più di quanto non fosse necessario. Venne ascoltato una prima volta dai carabinieri la sera dell'omicidio di Chiara, attorno alle 20, e poi successivamente per circa due ore qualche giorno dopo.
Subito dopo i funerali, infatti, Panzarasa partì per la Spagna con alcuni amici per un viaggio già precedentemente organizzato e rientrò a Garlasco solo il 30 agosto. Viveva con i genitori in una casa a 300 metri dalla villetta in cui è stata uccisa Chiara. Era molto noto in zona per essere il figlio di un ex sindaco della cittadina pavese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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