Cronaca giudiziaria

"Dov'è la giustizia?": la lezione della madre di Carol Maltesi alle toghe

La mamma della 26enne uccisa commenta la decisione della Corte d'Assise di Busto Arsizio di ammettere il killer al programma di giustizia riparativa: "Ha fatto a pezzi mia figlia, è un'ingiustizia"

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"Il sì dei giudici al reinserimento dell’assassino di mia figlia? Non è possibile, questa è un’ingiustizia...Adesso temo davvero che un giorno il mostro che ha massacrato e fatto a pezzi Carol possa tornare libero. Ora ho realmente paura per me, per il mio nipotino che ha solo sette anni e anche per altre persone...". Giuseppina, la mamma di Carol Maltesi, non riesce a trattenere la rabbia dopo aver appreso la notizia che l'assassino della figlia, Davide Fontana, potrà accedere al programma di giustizia riparativa previsto dalla Riforma Cartabia.

Il "bancario-killer", aspirante attore porno e foodblogger, uccise e fece a pezzi la 26enne a gennaio del 2022 in un appartamento a Rescaldina, nel Legnanese. I resti furono dapprima congelati e poi gettati in un dirupo tra le montagne di Bormio. Condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per il truce omicidio, il 44enne schivò l'ergastolo perché i giudici non ritennero sussistente l'aggravante della premeditazione. "Un’altra pugnalata, l’ennesima ferita al cuore di una mamma la cui figlia è stata massacrata dall’omicida e poi uccisa di nuovo, prima evitando l’ergastolo al colpevole e adesso dando addirittura il via libera al suo reinserimento", dice la donna in un'intervista al Corriere della Sera.

La mamma di Carol: "Fontana è un mostro"

Giuseppina Maltesi è spezzata dal dolore. All'indomani della giustizia riparativa concessa a Fontana, che non interferisce con la vicenda penale dell'imputato, dà sfogo a tutta la disperazione: "Quell’uomo che me l’ha ammazzata in quel modo è un mostro - insorge -un vero mostro. Dov’è la giustizia per me che sono la mamma della vittima e per il mio nipotino che ha sette anni e crescerà senza la madre? Dov’è la giustizia, dov’è?". Anche il suo legale, l'avvocato Franco Ettore Zannini, si dice "sconcertato" per la decisione dei giudici della Corte d'Assise di Busto Arsizio. "Ammettere l’assassino alla giustizia riparativa è perfino inspiegabile, al pari di tante altre decisioni da quando è iniziata questa dolorosa vicenda processuale. Ad esempio - osserva Zannini - com’è possibile che all’imputato non siano stati sequestrati i beni come chiedevano dalle parti civili? Per non parlare dei risarcimenti, pari a un quinto di quanto mediamente viene stabiliti a favore dei parenti delle vittime di incidenti stradali. Evidentemente, ci sono imputati di serie A e di serie B...".

La rabbia del papà della vittima: "Schifato"

Anche Fabio Maltesi, il papà di Carol, fatica a digerire la notizia. "Non solo allibito dal sistema giudiziario italiano e sconvolto dalla concessione della giustizia riparativa all’assassino di Carol, - dice tramite il suo legale Manuela Scalia - ma addirittura schifato". Parole durissime che diventano ancor più pesanti in prospettiva di un eventuale colloquio con l'imputato: "Incontrare l’assassino? Io quel mostro non voglio vederlo mai più, mai più - conclude Giuseppina Maltesi - Adesso mi sento davvero tradita dalla giustizia italiana... dopo tutto il male che mi ha fatto, non ci credo ancora..

".

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