Cronaca giudiziaria

Caso Ruby, Marina Berlusconi: "Una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto"

La presidente di Fininvest soddisfatta per l'assoluzione del padre, ma non nasconde l'amarezza per anni di accanimento giudiziario. E Barbara Berlusconi: "86 processi e oltre 4000 udienze: mio padre è stato perseguitato"

Caso Ruby, Marina Berlusconi: "Una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto"
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Dopo quasi dodici anni di un accanimento giudiziario, Silvio Berlusconi è stato assolto dalle accuse di corruzione giudiziaria nel processo sul caso Ruby. La presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, ha espresso la propria soddisfazione senza nascondere l'amarezza per anni di accanimento giudiziario. Durissima anche Barbara Berlusconi, membro del cda di Fininvest, che, ricordando i processi subìti dal padre (ben ottantasei) e le udienze sostenute (oltre quattromila), ha parlato di persecuzione.

Il calvario di Berlusconi

"Ci sono voluti nove anni perché mio padre venisse assolto, e assolto 'perché il fatto non sussiste', da una accusa tanto infondata quanto infamante e del tutto priva di senso e di logica", ha dichiarato Marina Berlusconi ricordando che si è trattato della quarta e definitiva assoluzione negli altrettanti processi "sui vari filoni di quel mostro giuridico chiamato 'caso Ruby', che si trascina da dodici anni". "Certo - ha poi sottolineato - la soddisfazione è grandissima, e il fatto che la giustizia riconosca finalmente la verità è importante, ma è una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto". Per la presidente di Finenvest "una persecuzione del genere non si può cancellare così, con un colpo di spugna". "Anche perché - ha, quindi, aggiunto - questa vicenda, nata sul nulla e sul nulla portata avanti con furioso accanimento ideologico da una piccola ma potente parte della magistratura, ha segnato e condizionato la storia e la politica del nostro Paese, la sua stessa immagine all'estero".

I processi record

In tutta la sua vita Berlusconi ha subìto addirittura ottantasei processi e oltre quattromila udienze. Un numero a dir poco spropositato. Tanto che, sentita dall'agenzia Ansa, la figlia Barbara lo ha definito "l'uomo più perseguitato del mondo". "È un processo surreale che nemmeno doveva cominciare", ha quindi aggiunto. "Uno strascico del primo processo Ruby, nel quale mio padre era già stato assolto con formula piena". "Da figlia - ha spiegato ancora - provo una doppia amarezza: oltre al danno di immagine, non tutti comprendono come i processi colpiscano l'animo, ma soprattutto la salute della persona indagata". "Non meno pesanti poi sono le sofferenze per la famiglia di chi è ingiustamente oggetto di indagine", ha infine concluso Barbara Berlusconi, evidenziando che a pagare i costi economici di questi processi saranno "come al solito i contribuenti italiani, non certo i giudici".

Faziosità e odio contro il Cav

Anche per Marina Berlusconi il processo Ruby è l'ennesima prova dei guasti "provocati dalla faziosità e dall'odio coltivato contro l'avversario". La speranza è che, da questa assurda vicenda, cominci a soffiare un nuovo vento di cambiamento che porti i tribunali a diventare "davvero per tutti aule di giustizia e non di lotta politica, che i cittadini possano guardare alle toghe con la fiducia che gran parte di esse meritano".

"Solo in questo modo - è l'auspicio finale della presidente di Fininvest - questa vicenda potrà forse risultare un pò meno drammaticamente assurda".

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