
Il nuovo incontro per l'incidente probatorio del caso Garlasco sarà il prossimo 4 luglio. I periti si sono presi alcuni giorni di tempo per analizzare tutti i reperti che sono stati aperti nel corso delle due giornate, durante le quali è emerso anche un capello che finora non era stato mai individuato. Questo incidente probatorio è orientato all'individuazione di materiale biologico e, quindi, di Dna, per questo motivo nel caso in cui venissero trovate tracce sospette, come è avvenuto con il the, e si volesse procedere con la ricerca di impronte, sarebbe necessario chiedere un altro incidente probatorio.
In questa fase, i periti possono richiedere ulteriori analisi, così come ha fatto la difesa di Alberto Stasi, che tramite il consulente Ugo Ricci ha chiesto che sul foglio acetato che contiene i frammenti 10 e 11 possa essere effettuato "un approfondimento volto a una ulteriore ricerca di sostanza ematica umana, mediante test Obti, considerando che gli accertamenti sono stati effettuati su un secondo tampone effettuato sulla medesima superficie". Così riferisce l'Adnkronos e il riferimento è ai due rilievi effettuati sulla parte interna della porta di ingresso della villetta di casa Poggi subito dopo l'omicidio di Chiara. L'obiettivo della richiesta che la difesa di Stasi ha fatto ai periti della procura, Denise Albani e Domenico Marchigiani, rientra nell'incidente probatorio per la ricerca del Dna e viene chiesto di integrare l'analisi con un altro sistema efficace per rilevare il Dna dalle tracce e dai tamponi e comunque di non eliminare i tamponi.
Su questa richiesta, i periti e i consulenti delle parti dovranno ancora confrontarsi. Ma in aggiunta c'è anche la richiesta di acquisire "copie di tutti i file relativi alle quantificazioni e alle tipizzazioni genetiche".
Tutte queste richieste sono arrivati dalla difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio, mentre da parte della difesa di Andrea Sempio, che risulta essere l'unico indagato in questo nuovo filone di indagine, non risultato in questo momento richieste simili. Nemmeno i consulenti della famiglia Poggi, per il momento, hanno avanzato richieste di approfondimento dei reperti.