"Io vittima di abusi". Accusato di minacce, chiede di riaprire l'inchiesta sulla comunità per minori

Il 38enne da bambino avrebbe subito abusi nella comunità per minori in difficoltà del Forteto. E ora chiede alla procura di Firenze di riaprire l'inchiesta sulle violenze perpetrate nell'ex-centro del Mugello

"Io vittima di abusi". Accusato di minacce, chiede di riaprire l'inchiesta sulla comunità per minori
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Riaprire l'inchiesta sulle violenze subite dagli ospiti della comunità del Forteto, la comunità del Mugello che assisteva minori in difficoltà e il cui fondatore Rodolfo Fiesoli è stato condannato per abusi sessuali e maltrattamenti. Questa, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, la richiesta formulata nelle scorse ore alla procura di Firenze tramite il proprio avvocato da un uomo di 38 anni ex-ospite della struttura. Il motivo risiede nel fatto che di recente, al trentottenne, sono state accertate lesioni permanenti dovute ai soprusi subiti al Forteto. E proprio quest'ultimo riconoscimento dovrebbe, nelle intenzioni dell'avvocato, far cadere la prescrizione nel frattempo intervenuta sui maltrattamenti che l'uomo aveva denunciato. Si tratta della stessa persona assolta dalle accuse di minacce e molestie ai danni dell'ex-moglie, lo scorso dicembre: secondo il giudice, l'imputato sarebbe sostanzialmente incapace di intendere e di volere proprio a causa degli abusi subìti da bambino al Forteto.

E sulla base di questo pronunciamento, l'uomo ha chiesto una riapertura delle indagini su quanto avveniva all'interno della comunità del Forteto (o perlmeno, una riapertura dell'indagine relativa al suo caso). L'uomo ha a quanto sembra denunciato gli abusi subiti al Forteto solo nel 2017, dopo la fine del processo penale che ha coinvolto la comunità, raccontando di essere stato anche minacciato e maltrattato. Abusi che sarebbero proseguiti anche dopo l'arresto di Fiesoli (avvenuto nel 2011) e fino alla sua uscita dalla comunità. Ha raccontato di aver subito maltrattamenti, percosse e umiliazioni psicologiche. L'inchiesta nata dalle sue accuse era stata archiviata, mentre presunti maltrattamenti avvenuti prima del 2011 erano caduti in prescrizione. E proprio in virtù della perizia effettuata nell'ambito del processo per molestie alla moglie, che certifica come detto l'esistenza di un danno permanente per il trentottenne, lo scenario potrebbe cambiare: i reati avvenuti prima del 2011 dovrebbero andare in prescrizione nel 2026.

Va detto che dalla scarcerazione di Rodolfo Fiesoli dello scorso marzo, a causa delle sue condizioni di salute, l'intera vicenda sta di nuovo facendo discutere. Sulla carta, quello del Forteto doveva essere una sorta di centro di recupero fondato nel 1977: aveva sede in Toscana e si occupava della cura e del reinserimento dei minori vittime di violenza.

Secondo quanto emerso dalle vicende giudiziarie e da tre commissioni di inchiesta regionali e nazionali, invece, all'interno della struttura si commisero abusi psicologici e sessuali nei confronti di minorenni e disabili, dati in affidamento dal Tribunale dei minori alla cooperativa che gestiva il tutto. L'associazione venne commissariata nel 2018. Ma ancora ancora oggi a concretizzarsi cause di risarcimento da parte di "ex-bambini del Forteto" che, diventati adulti, chiedono giustizia.

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