Diddy colpevole di traffico per la prostituzione ma scagionato dalle accuse più gravi

L'artista, all'anagrafe Sean John Combs, è stato assolto dalle accuse di traffico sessuale e associazioni a delinquere e dunque eviterà l'ergastolo

Diddy colpevole di traffico per la prostituzione ma scagionato dalle accuse più gravi
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Sean “Diddy” Combs evita l’ergastolo. L’artista e produttore discografico è stato giudicato colpevole di traffico per la prostituzione ma è stato assolto dalle accuse più gravi, ossia traffico sessuale e associazione a delinquere. Stabilita la non colpevolezza anche per il reato di frode. Il cinquantacinquenne si era dichiarato non colpevole e aveva negato ogni addebito al momento dell’arrestato, datato settembre 2024.

Subito dopo la sentenza “Diddy” ha giunto le mani in preghiera e abbracciato i suoi cari presenti in tribunale. Poi ha ringraziato il suo team legale e la giuria. L'avvocato Marc Agnifilo ha affermato che il rapper "dovrebbe essere rilasciato a condizioni appropriate" alla luce del fatto che Combs è stato assolto dalle accuse di associazione a delinquere e traffico sessuale. Secondo il difensore, “Diddy” tornerà a casa sua a Miami e rispetterà le condizioni stabilite dal tribunale. Combs non ha accesso al suo aereo, ha aggiunto, rimarcando che tutta la sua famiglia gli è vicina.

Ieri la giuria – composta da otto uomini e quattro donne – aveva raggiunto un accordo solo su quattro dei cinque capi di accusa. In tutto, ha impiegato tredici ore per raggiungere la fumata bianca. Il processo è durato sette settimane e si sono susseguite testimonianze – trentaquattro per la precisione – e accuse pesantissime nei confronti di quello che è stato ribattezzato l’Harvey Weinstein della musica. Tra le accuse più dibattute, quella dell’ex compagna Casandra Ventura, conosciuta anche come “Cassie”, che a novembre lo ha citato in giudizio per abusi fisici e sessuali. Inoltre, la donna lo ha accusato di averla costretta a subire rapporti sessuali con prostituti mentre lui osservava, si masturbava e filmava.

Un’altra drammatica testimonianza è stata quella di “Jane”: Diddy l’avrebbe stretta al collo, colpita con un pugno in faccia e costretta a

un incontro con una prostituta. Anche lei, come “Cassie”, sarebbe stata minacciata dall’artista. Ricordiamo che durante le perquisizioni le autorità hanno trovato anche fucili e altre armi da fuoco con tanto di munizioni.

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