
Il nuovo filone dell'inchiesta di Garlasco per l'omicidio di Chiara Poggi vede Andrea Sempio come unico indagato fino a questo a momento e di conseguenza i suoi avvocati sono sotto i riflettori. C'è voglia di capire quale sarà la loro strategia difensiva anche in vista dell'incidente probatorio di giugno, c'è la curiosità di sapere in che modo si muoveranno. Ma Angela Taccia, che è amica storica di Sempio e faceva parte del gruppo che, all'epoca dei fatti, usciva anche con Marco Poggi, e Massimo Lovati, stanno spiazzando media e opinione pubblica con il loro atteggiamento. In particolare l'avvocato Lovati, con la sua teoria su quanto accaduto nella villetta dei Poggi.
Ha più volte parlato di un "sicario" che avrebbe ucciso Chiara ma in un'intervista a La Repubblica ha fornito ulteriori dettagli, parlando del Santuario della Bozzola, non distante da Garlasco. L'avvocato, nel corso dell'intervista, ha spiegato che quello era "un luogo alla periferia di Garlasco dove ogni mercoledì si praticava l’esorcismo. Poi emersero fatti di pedofilia" e sostiene che i fatti scabrosi che sono emersi nel 2014 in merito a quel santuario, vanno in realtà fatti risalire al 2012. Al giornalista che gli chiede delle voci circa le messe nere che si sarebbero tenute in zona, Lovati sostiene: "No, non lì. Forse lì vicino". E alla domanda su cosa abbiano a che fare questi fatti con il delitto Poggi, l'avvocato dichiara: "Sono fatti successivi di cinque anni, lo so. Ma accadevano anche prima, lo sanno tutti".
E poi ha esposto la sua teoria, anzi, "un sogno che ho fatto. Lo scriva: un sogno" secondo la quale Chiara sarebbe stata uccisa per un sogno che fatto. Alberto Stasi, unico condannato, "ha detto un sacco di bugie sulla scoperta del corpo. Tante. Un racconto che non sta in piedi. E quando ne dici così tante vuol dire solo che ti hanno imbeccato". Stasi, sottolinea Lovati, "fu assolto fino al secondo grado e condannato a soli sedici anni" e per l'avvocato "non aveva alternativa. Sa qual era? Finirebbe sottoterra", ucciso da "più mandanti". L'avvocato collega l'omicidio di Chiara Poggi al caso di Emanuela Orlandi per l'ambito in cui secondo il suo "sogno" si sarebbe svolto, "ma le ripeto che è un mio sogno. Non voglio guai". E sul suo assistitio, Sempio, ha un'opinione molto defnita, sostenendo che non hanno mai parlato di questo "sogno" perché "lui non c’entra nulla con questa storia. Nemmeno con quegli ambienti di chiese e oratori. Lui è un comunista. Un disadattato".
Ora, dice, Sempio "è provato ma sereno, come tutti gli innocenti. Io invece sono stanco. E preoccupato. Contesteremo le consulenze di parte e presenteremo le nostre. Poi, se si dovesse andare a processo, valuterà il giudice".