"Sono contento e soddisfatto". Il Cav commenta l'assoluzione per il Ruby-ter

Ancora una volta assolto con formula piena, Silvio Berlusconi esulta al termine dell'udienza. Gasparri attacca: "Ora chi chiederà scusa?"

"Sono contento e soddisfatto". Il Cav commenta l'assoluzione per il Ruby-ter

Dopo la richiesta di assoluzione per una delle accuse nell'ambito del processo Ruby-ter, il senatore Silvio Berlusconi si è detto "contento e soddisfatto". Dopo anni di accanimento giudiziario, il presidente di Forza Italia può finalmente esultare davanti a una richiesta di assoluzione che, come è stato spiegato dallo stesso Berlusconi, è stata avanzata anche dal Pubblico ministero. Una decisione attesa, che ha fatto cadere l'accusa di corruzione in uno dei filoni dell'indagine.

"Gli elementi avanzati dalla difesa hanno chiarito oltre ogni ragionevole dubbio l'assenza di elementi di opacità in questa vicenda", ha detto ancora Silvio Berlusconi ai suoi legali. Anche l'avvocato Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi in questo processo, si è detto soddisfatto per il risultato raggiunto quest'oggi: "È una sentenza ineccepibile, non c'era assolutamente alcuna prova di accordi corruttivi e la formula assolutoria perché il fatto non sussiste parla da sola". Assoluzione piena, quindi, per il Cavaliere, assolto insieme a Mariano Apicella.

Come dichiarato dallo stesso presidente di Forza Italia, infatti, il pm di Roma Roberto Felici, davanti alla seconda sezione penale ha chiesto l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" per i due imputati a processo per la presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore. Secondo l'accusa, infatti, il cantante napoletano avrebbe ricevuto 157mila euro in cambio della sua falsa testimonianza in merito alle feste ad Arcore.

Circostanze che lo stesso pm, nel corso dell'udienza di oggi, ha confermato non esistano: "Ho potuto verificare, anche consultando le consulenze, che i pagamenti risalgono di gran lunga a prima. Quindi è difficile immaginare che siano dovuti alla presunta falsa testimonianza. Tra Berlusconi e Apicella c'era un rapporto amichevole di lunga data".

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato: "L'assoluzione di Silvio Berlusconi è una buona notizia per tutti. Non avevamo dubbi sulla sua innocenza. La decisione della magistratura ristabilisce la verità". Anna Maria Bernini, ministro dell'Università, ha dichiarato: "Grande gioia e soddisfazione per l'assoluzione del Presidente Silvio Berlusconi. Dopo un lungo calvario giudiziario la verità finalmente è ancora una volta emersa in maniera chiara, dimostrando la totale infondatezza delle accuse". Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha commentato: "L'assoluzione del presidente Silvio Berlusconi è una grande vittoria. Il verdetto mette nero su bianco la parola fine ad un torto che durava da troppo tempo. Giustizia è fatta ma non sarà mai abbastanza. Al Presidente va il mio augurio affettuoso".

"La notizia dell'assoluzione del presidente Berlusconi dall'ennesima accusa, frutto di un teorema giudiziario che si sta inesorabile sgretolando, è motivo di grande gioia. A nome nostro e di tutti i parlamentari di Forza Italia, esprimiamo soddisfazione perché ancora una volta è stata ristabilita la verità dei fatti", hanno dichiarato in una nota i capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo.

Dopo anni di udienze, finalmente è emersa la verità, che però non toglie quanto subito dai due imputati. "Prima la persecuzione poi l'assoluzione. Ancora una volta si dimostrano infondate le aggressioni giudiziarie a Berlusconi. Chi gli chiederà scusa ora? Chi pagherà per aver condizionato e avvelenato lo stesso corso della vita democratica?", ha dichiarato Maurizio Gasparri a seguito della sentenza. Se da una parte il senatore di Forza Italia si dice felice per questa decisione, dall'altra gli viene difficile nascondere "l’indignazione per questa ennesima incredibile vicenda che ha avvelenato la vita e la democrazia italiana".

Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, ha dichiarato: "A conclusione dell'ennesimo calvario giudiziario, Silvio Berlusconi è stato ancora una volta assolto 'perché il fatto non sussiste'. Quel che 'sussistè, piuttosto, è un evidente pregiudizio che per troppi anni ha guidato l'azione di una parte della magistratura nei suoi confronti avvelenando il clima politico".

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