
Novità sul caso della Ocean Viking. La Procura di Siracusa ha aperto un'indagine per tentato omicidio a carico di ignoti per quanto avvenuto alla nave della Ong Sos Mediterranee che sarebbe stata colpita da colpi di arma da fuoco esplosi dalla guardia costiera libica. La procuratrice Sabrina Gambino ha spiegato di aver ritenuto di "effettuare subito gli accertamenti scientifici sullo scafo. Ho delegato la polizia scientifica ad effettuare tutti i rilievi necessari nell'attesa si stabilisca dove è avvenuto lo scontro a fuoco".
Molto dipenderà dagli accertamenti degli esperti: la priorità è capire se la Ocean Viking sia stata colpita in acque internazionali. Nel primo caso la competenza dell'indagine passerà alla Procura di Roma. La nave al momento è attraccata al porto commerciale di Augusta, nel Siracusano. L'imbarcazione ha salvato in mare 87 migranti in due soccorsi e secondo quanto denunciato sarebbe stata l'obiettivo per 20 minuti di una sparatoria che ha crivellato lo scafo.
"La nave è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso nord. Senza alcun preavviso o ultimatum due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave" quanto sostenuto dall'equipaggio. Sul caso è intervenuta anche l'Ue. "Abbiamo contattato le autorità libiche competenti in merito a questo incidente segnalato per chiarire i fatti. Spetta ora alle autorità libiche competenti fare urgentemente luce su quanto accaduto", ha affermato la portavoce della Commissione europea Markus Lammert nel briefing quotidiano con la stampa.
"Ora stiamo stabilendo i fatti, e quindi non stiamo parlando delle possibili conseguenze di questo o dell'impatto, e ora si tratta di stabilire i fatti, siamo in contatto con le autorità libiche per accertare i fatti". Ricordiamo che Bruxelles finanzia i mezzi della Guardia costiera libica per il contrasto all'immigrazione irregolare, l'Italia ha anche donato motovedette alle autorità del Pese.