I punti chiave
Vincenzo Soprano, ex amministratore delegato di Trenitalia, si è costituito nelle scorse ore nel carcere romano di Rebibbia dopo la sentenza della Corte di Cassazione che nella serata di ieri ha ha confermato "le responsabilità penali e civili già accertate" per il disastro ferroviario accaduto a Viareggio il 29 giugno 2009 dove morirono, in totale, 32 persone. Il manager classe 1957 dovrà scontare 4 anni e due mesi di reclusione.
La sentenza della Cassazione
Durante una riunione fiume di ben sei ore, i giudici hanno confermato tutte le condanne in appello bis tra cui quella di cinque anni per Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rfi, con una pena che sarà riconsiderata nel terzo processo d'appello dove verranno prese in considerazione tutte le "attenuanti generiche". Tutti rispediti al mittente, invece, i 18 ricorsi che hanno presentato gli avvocati difensori degli imputati. Per adesso, quindi, Soprano è l'unico a pagare per la strage in attesa che la sentenza ter confermi o rimoduli le condanne per tutti gli altri coinvolti nella vicenda.
"Confermate responsabilità"
"Speravamo che si arrivasse, finalmente, a mettere la parola fine su questa lunga vicenda umana e processuale che si trascina oramai da oltre un decennio - ha dichiarato in una nota la deputata toscana della Lega, Elisa Montemagni - La verità dei fatti ha da tempo incontrato quella processuale, nonostante prescrizioni e pene ridotte ed anche stavolta (ed è l'aspetto positivo), la Corte ha confermato l'impianto accusatorio e le varie responsabilità penali e civili: quello di Viareggio non è stato un incidente, bensì il risultato di omissioni sui controlli e ridotte politiche sulla sicurezza, come più volte rimarcato, principalmente, dai familiari delle vittime che non hanno mai smesso di crederci e lottare".
La deputata ha concluso la sua nota spiegando quale sia l'altro lato della medaglia, quello che ha lasciato l'amaro in bocca, ossia "il rinvio per la rimodulazione di alcune pene. Un'appendice, l'ennesima, che sicuramente ci amareggia". Quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza di ieri sulle responsabilità civili e penali della strage di Viareggio, 15 anni dopo, ha stabilito "finalmente la verità perché una simile tragedia non poteva rimanere senza colpevoli. Resta tuttavia la profonda amarezza per un calvario senza fine che ha segnato un’intera comunità”: si è espressa così la deputata di Forza Italia eletta in Toscana, Chiara Tenerini. "Di fronte a una vicenda processuale così travagliata non può che esserci delusione. Il disastro ferroviario del 29 giugno 2009 - prosegue -ha scosso tutto il Paese, che sin dall’inizio ha auspicato una giusta sentenza. Ora, dopo un percorso lungo e doloroso, bisognerà ancora attendere l’appello ter con esiti che appaiono già prevedibili".
La deputata Tenerini ha concluso la sua nota con un pensiero per tutti i familiari delle vittime che si sono sempre battuti con coraggio e dignità per la verità.
"A loro esprimo la mia più sincera vicinanza. L’impegno che portano avanti per la sicurezza dev’essere una priorità condivisa a ogni livello. Continueremo a lavorare con questo obiettivo, affinché simili tragedie non si ripetano mai più", conclude Tenerini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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