I punti chiave
I due maggiorenni finiti a processo per gli stupri nei confronti di due cuginette al Parco Verde di Caivano (Napoli) sono stati condannati anche in secondo grado di giudizio. La Corte d'Appello di Napoli ha confermato la condanna a 13 anni, 4 mesi e 20 giorni per Pasquale Mosca, 21 anni, e ridotto la pena per il 20enne Giuseppe Varriale a 8 anni e 8 mesi. Quest'ultimo in primo grado era stato condannato a 12 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione. I due imputati erano accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, minaccia e diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti. Nella fattispecie Mosca è ritenuto l'autore materiale degli abusi, mentre Varriale avrebbe avuto un ruolo secondario nella vicenda.
Le reazioni
"Siamo soddisfatti per il verdetto: la nostra bambina e noi come famiglia possiamo tirare un altro sospiro di sollievo. Ringraziamo la magistratura penale per il lavoro svolto: è importante che i giovani di oggi comprendano le conseguenze delle proprie azioni e, soprattutto, la certezza della pena di cui tante volte si discute" ha dichiarato a margine della sentenza la mamma di una delle bambine coinvolte nella drammatica vicenda, assistita dall'avvocato Clara Niola.
La sentenza
L'udienza di oggi si è aperta con l'intervento del sostituto procuratore generale di Napoli che, al termine della requisitoria, ha chiesto ai giudici di confermare la condanna di primo grado inflitta a Mosca, difeso dall'avvocato Giovanni Cantelli. Mentre per Varriale il pg ha avanzato una proposta di concordato che, però, non è stata accolta dal legale del giovane, Dario Carmine Procentese. L'avvocato Cantelli, nel corso della sua arringa, ha sostenuto la parziale incapacità di intendere e volere di Mosca da cui, a suo dire, deriverebbe anche l'inadeguatezza a riconoscere i reati che stava commettendo all'epoca. Dopodiché i giudici si sono ritirati in camera di consiglio per deliberare. Alla lettura del dispositivo erano presenti i legali delle parti civili, mentre i due imputati hanno preferito lasciare l'aula.
Gli stupri
I fatti risalgono all'estate del 2023, quando tra giugno e luglio si sono verificati diversi episodi di violenze sessuali ai danni delle due cuginette, all'epoca di 10 e 12 anni. Gli abusi si sono consumati all'interno di una struttura abbandonata all'interno del Parco Verde, un quartiere periferico di Caivano tristemente noto alle cronache anche per la vicenda della piccola Fortuna Loffredo e oggi in via di riqualificazione edilizia. Il branco era composto dai due maggiorenni e da altri sette ragazzi, minorenni all'epoca dei fatti.
Secondo quanto ricostruito agli atti del processo, le due cuginette sono state costrette a subire rapporti sessuali dietro la minaccia di essere picchiate e di diffondere i video delle violenze. A luglio del 2024 tre imputati minorenni sono stati condannati, nel processo con rito abbreviato, a 10 anni e 8 mesi il primo e a 9 anni gli altri due.