Cronaca giudiziaria

Tesoro Agnelli: l’indagine si allarga fino al 2003

Tre ore di battaglia davanti al tribunale del Riesame di Torino. Gli avvocati: “Comportamenti leciti, molto rumore per nulla”

Tesoro Agnelli: l’indagine si allarga fino al 2003

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Nuovo capitolo della saga sull’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Giovanni Agnelli. Ieri si è tenuta un’udienza di tre ore davanti al tribunale del Riesame di Torino, chiamato a valutare i sequestri disposti dalla procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta falsità delle denunce dei redditi per il 2018 e il 2019. Secondo la Procura, si è di fronte a una strategia evasiva complessa che affonda le radici nel gennaio del 2003, ossia alla morte di Gianni Agnelli. Per i pm è dunque legittimo cercare elementi di prova nel materiale sequestrato.

Di parere opposto le difese: i legali di due dei tre indagati, John Elkann e Gianluca Ferrero, hanno presentato ricorso per vizio di motivazione. Entrando nel dettaglio, viene contestata la pertinenza e la proporzione tra la quantità di materiale sequestrato il 7 febbraio scorso, tra atti e dispositivi elettronici, e il capo di imputazione che riguarda le dichiarazioni fiscali di Marella relative agli anni 2018 e 2019.

Elkann è indagato per dichiarazione fraudolenta in concorso con Ferrero, storico commercialista della famiglia Agnelli. Il terzo indagato è il notaio Urs Robert von Gruenigen, incaricato dall’autorità giudiziaria svizzera ad amministrare l’eredità della vedova dell’avvocato. L'avvocato Paolo Siniscalchi, uno dei legali del presidente di Exor, ha ribadito che si sta facendo molto rumore per nulla: “Vogliamo che i magistrati lavorino in massima tranquillità e da parte nostra siamo estremamente tranquilli perché alla fine penso che l’esito di questa vicenda sarà favorevole”, riporta il Corriere.

Di diverso avviso la Procura. L’inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Mario Bendoni e Giulia Marchetti è scaturita da un esposto di Margherita Agnelli e l’orizzonte investigativo si allungherebbe fino all’eredità di Donna Marella e a quella di Gianni Agnelli. E quindi la presunta frode troverebbe origine indietro nel tempo, in base a quanto analizzato dai militari sulla presunta fittizi età della residenza svizzera della moglie dell’avvocato.

Negli scorsi giorni i magistrati che conducono gli accertamenti hanno reso noto che nei prossimi giorni sarà affidato l'incarico per effettuare gli accertamenti tecnici 'non ripetibili’ sui supporti informatici sequestrati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino sull'eredità di Marella Agnelli. Secondo Adnkronos, si tratterebbe della ‘copia forense’ sul contenuto dei dispositivi.

Seguiranno aggiornamenti, la battaglia legale è solo agli inizi.

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