Cronaca giudiziaria

Bici lanciata dai Murazzi, ferito studente: condannati due ragazzi e una ragazza

Condanne per tentato omicidio per i giovani che o scorso gennaio i tre avevano lanciato una bicicletta ferendo il 23enne Mauro Glorioso

Ferito da bici lanciata dai Murazzi: condannati due ragazzi e una ragazza

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Bici lanciata dai Murazzi, ferito studente: sentenza esemplare per i 3 giovani

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Sono arrivate oggi le condanne per tentato omicidio nei confronti dei tre adolescenti che la sera dello scorso 21 gennaio lanciarono una bicicletta dalla balaustra dei Murazzi del Po, a Torino, ferendo il 23enne Mauro Glorioso. I giovani, due ragazzi e una ragazza, hanno ricevuto una pena a 9 anni e 9 mesi per il ragazzo oggi maggiorenne, 9 anni e 4 mesi per il 15enne e 6 anni e 8 mesi per l'unica ragazza.

Cosa era accaduto

Il fatto accadde intorno all'una di notte, quando molti ragazzi sostavano davanti alla discoteca The beach. I tre imputati lanciarono dai Murazzi, altezza di Lungo Po Luigi Cadorna, numero 19, una bicicletta elettrica presa a noleggio. A restare ferito fu lo studente Mauro Glorioso, che venne addirittura trasportato in serie condizioni all'ospedale Cto di Torino. Fu necessario un intervento chirurgico.

Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e ad un'ccurata attività investigativa, i carabinieri riuscirono a rintracciare i responsabili.

Le condanna

Dopo tanti mesi, finalmente, le condanne. Nessuna messa in prova. Il tribunale dei minori di Torino ha oggi emesso le condanne. Gli anni delle pene sono leggermente inferiori rispetto a quanto chiesto dalla procura. "È una pena molto significativa per dei minori, che non si dà spesso, che ci insegna ancora di più che quando si valuta con cognizione e capacità, anche a legislazione vigente, i minori rispondono delle loro azioni", ha dichiarato Emma Avezzù, procuratore del tribunale dei minori di Torino.

Le reazioni della difesa

La decisione del giudice non ha mancato di generare malcontento e polemiche. "Una sentenza tristemente esemplare che soprattutto nei confronti di un ragazzino non risolvono il problema, ma lo acuiscono e chiunque si illuda di questo sbaglia", ha commentato l'avvocato Domenico Peila legale di uno dei tre minori, come riportato da AndKronos. "È stata respinta la richiesta di messa alla prova che avevamo avanzato per tutti e tre i ragazzi, è stato confermato l'impianto della procura sul tentato omicidio che noi abbiamo contestato perché per noi si tratta di lesioni gravissime. Aspettiamo i 90 giorni per leggere le motivazioni, sicuramente è una vicenda giudiziaria che non si esaurisce adesso".

L'avvocato Michele Ianniello, legale di un altro dei ragazzi, ha invece dichiarato che a parer suo non ricorrono più le esigenze cautelari.

Spera nella misura attenuata degli arresti domiciliari.

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