
Il tribunale di Milano ha reso note le motivazioni con le quali ha condannato lo scorso 17 giugno 10 anarchici per il corteo in solidarietà di Alfredo Cospito dell'11 febbraio 2023. Quasi tutti, si legge, "hanno personalmente e direttamente posto in essere condotte violente" nei confronti delle "forze dell'ordine" con "la chiara ed evidente finalità" di "impedire o comunque ostacolare" l'attività di "vigilanza" sulla manifestazione e il successivo "ordine di bloccare il corteo" a causa "dell'escalation violenta" dei manifestanti.
Per nove degli imputati, i giudici hanno stabilito pene da 1 anno e 6 mesi a 4 anni e 7 mesi di reclusione. I pubblici ministeri, Leonardo Lesti e Francesca Crupi avevano chiesto pene dai 6 mesi ai 6 anni per una serie di reati compiuti nel corso di quella manifestazione, quindi per aver messo in atto "tattiche" di "guerriglia urbana" con "imbrattamenti di banche e negozi", il "danneggiamento di 2 auto Enjoy", il lancio di "bombe carta e petardi" e "l'accensione di fumogeni per permettere il travisamento di altri soggetti". I giudici sono convinti di aver raggiunto prove di colpevolezza "oltre ogni ragionevole dubbio" per arrivare alla condanna in ragione del fatto che abbiano commesso una sequela di reati tra i quali concorso in resistenza aggravata a pubblico ufficiale e concorso in danneggiamento privato e porto ingiustificato di strumento atto ad offendere. Ma anche violazione del divieto di uso di casco protettivo o di altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, lancio od utilizzo illegale nel corso di manifestazione in luogo pubblico di fumogeni o altri strumenti ed oggetti atti ad offendere.
Nel 2022-2023 le manifestazioni pro Cospito erano piuttosto partecipate, hanno smosso le occupazioni scolastiche e universitarie e hanno riempito le piazze più calde.
Nello specifico, sempre i soliti gruppi d'estrema sinistra che oggi sono in piazza per la Palestina manifestavano contro il 41-bis, il regime al quale è detenuto il militante 58enne della Federazione Anarchica Informale, che in quei giorni faceva anche uno sciopero della fame. Poi il 7 ottobre 2023 ha spostato l'interesse delle frange antagoniste, che si sono schierate con la Palestina "dimenticandosi" di Cospito.