
La fine dell'incidente probatorio potrebbe scoprire qualche carta della procura di Pavia che sta conducendo le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi. La maggior parte dei risultati delle indagini sono attualmente coperte dal segreto istruttorio e quel che si sa è una minima parte del totale. Andrea Sempio è indagato ma potrebbe non essere l'unica persona iscritta nel registro degli indagati, mentre Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva e sta scontando la sua pena. Ma i suoi avvocati sembrano convinti di poter arrivare a una revisione, anche se prima di avanzare la richiesta vogliono capire quali sono gli elementi in mano agli investigatori.
Ci sono diverse lacune che sono emerse nella precedente indagine che ora la procura sta cercando di colmare per mettere finalmente ordine in un caso di cronaca che ha riacceso l'interesse nell'opinione pubblica. "Noi non facciamo un processo a quella lacunosa, orribile, indagine della Procura di Vigevano. Noi vogliamo l'accertamento della verità. Vogliamo riabilitare Stasi e che gli assassini vadano in galera", ha dichiarato l'avvocato Antonio De Rensis, legale di Stasi, ospite a Filorosso su Rai Tre riferendosi alle prime indagini sul delitto. "Questa indagine presto non farà ridere nessuno, farà preoccupare", ha proseguito, replicando a chi la considera una bolla di sapone che non porterà da nessuna parte.
"Stanno per arrivare le rilevanze scientifiche, sta per arrivare la Bpa, non farà ridere nessuno. È un'indagine seria e approfondita, come ha detto il giudice Vitelli", ha proseguito ancora l'avvocato De Rensis. Il dubbio sul quale sta lavorando la procura è sul numero di persone presenti sulla scena del crimine, che potrebbero essere più d'una. Non ne è convinto l'avvocato di parte civile, Gian Luigi Tizzoni, ma diverse voci di esperti sembrano ipotizzare questo scenario, che potrà essere chiarito con la Bpa effettuata dai Ris di Cagliari su incarico della procura. Vittorio Fineschi, ordinario di medicina legale alla Sapienza di Roma, è stato inervistato nella stessa trasmissione e ha sottolineato che "ci sono diverse lesioni riscontrate sul corpo all'epoca che non sono compatibili con uno stesso mezzo.
Quale mezzo è stato usato? Alcune lesioni sembrano venire da un oggetto tagliente, altre da un oggetto che colpisce, percuote. Si può ipotizzare che non sia stato usato un unico mezzo, oppure che sia stato usato da più persone".