300 satelliti proiettile in orbita: cosa può fare la super rete cinese

Il progetto della costellazione Chutian è iniziato nel luglio 2023 per opera della China Aerospace Science and Industry Corp (CASIC). Ecco tutto quello che sappiamo di questi satelliti

300 satelliti proiettile in orbita: cosa può fare la super rete cinese
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La Cina ha appena terminato gli ultimi controlli su un particolare satellite sperimentale da impiegare nell'orbita terrestre molto bassa (VLEO), segnando così un primo passo verso la costruzione di una costellazione formata da 300 dispotivi per il telerilevamento ad alta risoluzione e le comunicazioni. Chutian-001, partito dal centro satellitare di Jiuquan un anno fa, ha dimostrato agli analisti cinesi di sfoggiare capacità fondamentali, tra cui prestazioni del sistema satellitare, imaging intelligente ad alta risoluzione e monitoraggio dell'ambiente spaziale. I media d'oltre Muraglia hanno riferito che i test hanno evidenziato progressi in settori chiave, come il controllo preciso dei satelliti in orbite molto basse, il rilevamento di bersagli in tempo reale e l'osservazione multisensore dell'ambiente vicino alla Terra.

La costellazione dei satelliti proiettili

Il quotidiano Hubei Daily non ha rivelato l'altitudine del satellite né specifiche come massa o dimensioni. Tuttavia, le immagini dell'air show di Zhuhai dello scorso anno hanno svelato il corpo aerodinamico a forma di proiettile dello stesso satellite, progettato per ridurre la resistenza atmosferica, una sfida fondamentale per i veicoli spaziali che operano al di sotto dei 300 chilometri, là dove la resistenza dell'aria è molto maggiore. Ricordiamo che i satelliti VLEO orbitano solitamente attorno alla Terra ad altitudini comprese tra 150 e 300 chilometri, offrendo vantaggi quali una minore latenza del segnale, una trasmissione più potente, un ridotto fabbisogno energetico e costi di lancio potenzialmente inferiori. Tuttavia, per contrastare la resistenza atmosferica, devono attivare regolarmente i propulsori di bordo, il che ne riduce la durata e richiede sostituzioni più frequenti.

Il progetto della costellazione Chutian è iniziato nel luglio 2023 per opera della China Aerospace Science and Industry Corp (CASIC) in collaborazione con il governo provinciale di Hubei. La costellazione sarà implementata in tre fasi. Durante la fase iniziale di verifica della tecnologia e del servizio, ha specificato il South China Morning Post, lo scorso anno era previsto il lancio di un satellite sperimentale per testare le operazioni in orbita molto bassa. Nel corso del 2024-25, seguirà un gruppo di nove satelliti per dimostrare le capacità di osservazione della Terra in tempo reale.

La seconda fase, dal 2026 al 2030, si concentrerà invece sull'implementazione su larga scala, con l'obiettivo di creare una rete di 300 satelliti che offra una copertura globale continua con una vasta gamma di tecnologie di imaging – luce visibile, radar ad apertura sintetica, iperspettrale e infrarosso – e tempi di risposta di soli 15 minuti. Dopo il 2030, infine, il progetto entrerà in una fase di integrazione ed espansione, completando l'intero sistema aziendale e riducendo i tempi di risposta globali a meno di 10 minuti.

La mossa della Cina

Zhang Chuan, responsabile del progetto presso CASIC, non ha dubbi: la costellazione Chutian supporterà un'ampia gamma di applicazioni, dalla risposta alle catastrofi alla gestione dei bacini idrografici, dell'agricoltura, della silvicoltura e pesca. Il sistema è stato progettato per offrire elevati tassi di rivisitazione, elaborazione rapida dei dati, analisi intelligenti e capacità di downlink quasi istantanee. "Per la risposta ai disastri e alle emergenze impreviste, la costellazione supporterà l'invio della missione in pochi minuti e trasmetterà aggiornamenti in tempo reale dalle aree colpite", ha dichiarato lo stesso Zhang al China News Service.

Mentre alcuni analisti occidentali ipotizzano che l'ultimo jolly cinese possa avere anche ripercussioni militari, Zhang sostiene che la costellazione porterà vantaggi in ambito accademico, ad alcuni settori economici e al pubblico, che in futuro potrebbe utilizzare dispositivi

intelligenti per accedere a servizi basati su satelliti, come il supporto alla navigazione per la guida autonoma, gli avvisi sulle condizioni stradali pericolose e il monitoraggio in tempo reale della densità della folla.

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