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In Cina crescono ancora consumi e servizi. Nuove regole favoriscono multinazionali e investimenti esteri

Oggi le politiche di Pechino garantiscono stabilità e continuità in un'epoca turbolenta

In Cina crescono ancora consumi e servizi. Nuove regole favoriscono multinazionali e investimenti esteri

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La politica economica della Cina è merce rara per le multinazionali: ecco perchè

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In Cina ci sono attualmente più di 180 mila aziende legate al caffè, mercato che manterrà nel prossimo futuro un forte slancio. Questo è solo uno dei tanti microcosmi della continua ripresa del mercato di consumo di Pechino. I dati economici ufficiali pubblicati il 15 agosto hanno confermato la continua ripresa dell'economia nazionale e anche il consumo di servizi ha registrato buoni risultati. Nei primi sette mesi del 2023 le vendite al dettaglio di servizi sono aumentate del 20,3 per cento su base annua. Sospinti dai consumi del turismo estivo, delle attività culturali, sportive e di intrattenimento, i consumi dei servizi correlati sono cresciuti rapidamente. Nello stesso periodo, le vendite al dettaglio di beni di consumo sono aumentate del 7,3 per cento su base annua.

I consumi sono un motore fondamentale della crescita economica. Attualmente, la ripresa globale è debole. Quali opportunità porterà la continua spinta del mercato di consumo cinese?

In passato il modello di Pechino era dominato dal consumo di materie prime, comunemente indicato come "comprare, comprare e comprare", ma ora si sta gradualmente spostando verso il consumo sia di materie prime che di servizi. Nella spesa pro capite dei consumatori quella per i servizi rappresenta oltre il 40 per cento. E questa trasformazione della struttura dei consumi ha creato nuovi spazi di crescita per le multinazionali.

In questo contesto il Consiglio di Stato cinese ha recentemente varato nuove politiche per ottimizzare gli investimenti esteri e molte misure riguardano proprio l’espansione del settore dei servizi. L'ulteriore apertura delle telecomunicazioni, della finanza, della biomedicina e di altri settori concede da subito maggiore spazio alla partecipazione del capitale straniero nello sviluppo dell'industria dei servizi.

Inoltre, per aumentare i consumi è necessario fornire prodotti e servizi di qualità per soddisfare le esigenze sempre cangianti dei consumatori e va da sé che la fornitura di prodotti e servizi di alta qualità stimolerà naturalmente una maggiore spinta all'innovazione. Il sito web Nihon Keizai Shimbun ha recentemente citato i dati di Wind Financial Terminal - un'agenzia di servizi di informazione finanziaria - secondo cui le spese totali in R&D (ricerca e sviluppo) delle società cinesi quotate in borsa raggiungeranno 1.641,9 miliardi di yuan (207.2 miliardi di euro) nel 2022, con un aumento di circa 1,6 volte in cinque anni. Il rapporto ha anche sottolineato che in alcune società cinesi il personale di ricerca e sviluppo rappresenta il 90 per cento del numero totale dei dipendenti. Nella classifica del Global Innovation Index 2022, la Cina è all'undicesimo posto ma si classifica al primo posto tra le 36 economie a medio e alto reddito.

Un terreno così fertile produce una forte attrazione per le aziende multinazionali. Nel marzo del 2023 sono stati aperti il Centro di ricerca e sviluppo di Xylem China, un grande fornitore americano di tecnologia idrica, e il Centro di ricerca e sviluppo di Schneider Electric China Automation; a maggio è stato inaugurato il Centro design di Volvo Cars Shanghai; alla fine di luglio, invece, Unilever (marchio di prodotti di lavanderia di fascia alta) ha istituito un centro di ricerca e sviluppo in Asia nella zona di libero scambio del porto di Tianjin. Vimal Kapur, CEO globale di Honeywell, ha dichiarato pochi giorni fa che la sua azienda ha piena fiducia nel trend positivo della Cina e continuerà ad aumentare gli investimenti a Shanghai, rafforzando ricerca, sviluppo e produzione.

Allo stesso tempo, anche la prevedibilità e la certezza delle politiche economiche cinesi rappresenta una "merce rara", apprezzata dalle multinazionali in un mondo odierno turbolento, dove le politiche economiche di alcuni Paesi sono instabili. Le politiche di Pechino, invece, garantiscono stabilità e continuità. Insomma, dalla Central Economic Work Conference del Comitato centrale del PCC alla fine dello scorso anno (che ha sottolineato che "va data la priorità alla ripresa e all'aumento dei consumi"), fino all'introduzione quest'anno di una serie di misure per promuovere i consumi, la politica economica ha portato "certezze" al mondo.

Il contesto internazionale è ancora complesso e la Cina non ha mai surrettiziamente evitato le sfide per garantire lo

sviluppo economico. La tendenza positiva dell'economia cinese non è cambiata e ha ancora grandi potenzialità. Realizzare uno sviluppo di alta qualità è un modo implicito di rispondere alle critiche, non sempre amichevoli.

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