La casa d'aste danese Bruun Rasmussen sta per mettere all'asta una bottiglia di champagne decisamente unica, dal momento che si tratta di una versione di Dom Pérignon Vintage 1961 realizzata appositamente in occasione delle nozze tra l'allora principe di Galles Carlo d'Inghilterra e Lady Diana Spencer.
Il cimelio reale pertanto risale al 1981, anno in cui si celebrò quello che fu ribattezzato dai sudditi di sua maestà come "il matrimonio del secolo" e al quale assistettero complessivamente circa 750 milioni di telespettatori in tutto il mondo: Carlo e Diana si sposarono il 29 luglio nella Cattedrale di St. Paul a Londra e accolsero i loro ospiti nel fastoso ricevimento organizzato a Buckingham Palace. Un legame, quello dei due sposi, non destinato a durare: la coppia si separò infatti nel 1992, per poi divorziare ufficialmente nel 1996.
Le bottiglie di champagne offerte ai presenti durante il ricevimento, prodotte con un'etichetta commemorativa delle celebri nozze, sono diventate nel tempo ricercatissime, sia dai collezionisti di cimeli reali che da quelli di vini e alcolici rari.
Il prossimo giovedì 11 dicembre, nel corso di un'asta dal vivo che si svolgerà presso la sede di Lyngby della casa d'aste danese, nelle immediate vicinanze della capitale del Paese Copenaghen, gli appassionati si daranno battaglia per accaparrarsi la preziosa bottiglia di Dom Pérignon Special: le stime effettuate dalla Bruun Rasmussen parlano di un valore che oscilla tra i 67mila e gli 80mila euro (ovvero 58.870 e 70.293 sterline).
Thomas Rosendahl, responsabile vini della casa d'aste, ha dichiarato:"L'annata 1961 è una delle annate più ambite di Dom Pérignon. Questa edizione speciale è stata prodotta in numero estremamente limitato ed esclusivamente per i festeggiamenti ufficiali e per gli ospiti selezionati delle nozze reali”.
"Si tratta di uno champagne creato per un'occasione reale storica”, aggiunge ancora, “il che lo rende straordinariamente raro”.
“Rappresenta non solo un'annata Dom Pérignon molto apprezzata, ma anche un pezzo unico di storia culturale”, considera Rosendhal in conclusione, “ci aspettiamo un forte interesse internazionale sia da parte di collezionisti di vini affermati che di appassionati di cimeli reali”.