Cronaca internazionale

"Centinaia di tedeschi devono lasciare la Russia". Alta tensione Berlino-Mosca

Dipendenti pubblici costretti ad andarsene: colpiti diplomatici, insegnanti e dipendenti del Goethe-Institut. La crisi diplomatica è sempre più profonda

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Cresce sempre di più la crisi diplomatica tra Germania e Russia. Diverse centinaia di funzionari tedeschi, come diplomatici, insegnanti e pure impiegati del Goethe Institute, devono lasciare il territorio russo. Il motivo è dettato dalla riduzione del personale russo in terra tedesca, che ha spinto Mosca ad introdurre un conseguente limite massimo per il numero del personale tedesco presso le missioni diplomatiche e le organizzazioni intermedie di Berlino all'ombra del Cremlino.

Il limite imposto da Mosca

Secondo quanto riportato da Suddeutsche Zeitung, Mosca avrebbe dichiarato una guerra diplomatica, con l'imposizione di un nuovo limite massimo del personale teutonico in Russia. I media tedeschi ritengono che questa potrebbe non essere la fine dell'escalation diplomatica russa, e che in futuro potrebbero arrivare ulteriori decisioni. Ricordiamo che Mosca ha ridotto a 350 il numero del personale delle istituzioni tedesche all'interno del suo Paese.

Da quanto emerso, a partire dall'inizio di giugno ci sarebbe un limite, imposto dal Cremlino, che regolerebbe la presenza dei rappresentanti della Germania in Russia. "Questo limite fissato richiede un taglio importante in tutte le aree della nostra presenza in Russia", ha spiegato il ministero degli Esteri tedesco.

Ad essere colpiti dal nuovo provvedimento saranno i diplomatici, ma soprattutto i mediatori culturali, come gli insegnanti della scuola tedesca di Mosca e un numero considerevole di impiegati del Goethe Institute.

Tensione tra Germania e Russia

"Di fronte a questa decisione unilaterale, ingiustificata e incomprensibile, il governo federale si preoccupa ora di garantire una presenza minima dei mediatori in Russia mantenendo al contempo la presenza diplomatica", ha scritto sempre Suddeutsche Zeitung, citando il ministero degli Esteri federale. Questo è possibile solo se "in tutte le aree il numero dei dipendenti viene ridotto, in alcuni casi in modo drastico", ha concluso il dicastero. In vista del limite massimo per la presenza russa in Germania, il governo federale farà di tutto per assicurare che ci sia un vero equilibrio nella pratica.

Nel corso degli ultimi mesi, Germania e Russia si sono ripetutamente espulse i diplomatici a vicenda. Le rispettive rappresentanze sono già state molto sfoltite, i servizi per i cittadini tedeschi a Mosca sono ridotti o sono associati a tempi di attesa più lunghi, ad esempio per il rilascio dei documenti. La situazione è notevolmente peggiorata da quando è scoppiata la guerra in Ucraina.

Guerra diplomatica

Lo scorso aprile il ministero degli Esteri di Mosca spiegava che Berlino aveva deciso un'espulsione "di massa" dei diplomatici russi presenti nel Paese. Il Cremlino ha quindi annunciato analoghe contromisure e, di conseguenza, anche un ingente numero di diplomatici tedeschi sarebbe stato presto allontanato dalla Federazione russa.

Da quanto emerso, trentaquattro dei circa novanta diplomatici tedeschi operativi a Mosca sono stati chiamati a lasciare la Russia. La loro espulsione, decisa dal Cremlino, è stata presentata come una reazione alle "azioni ostili di Berlino", scriveva l'agenzia di stampa statale russa Tass, citando il ministero degli Esteri.

Il limite massimo per i dipendenti delle missioni diplomatiche tedesche in Russia, spiegavano le fonti russe, sarebbe stato significativamente limitato.

A quanto pare, la risposta del Cremlino si sta per concretizzare.

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