
Colpevole di aver esportato armi, munizioni e altri materiali militari in Corea del Nord su ordine di Pyongyang. È questa l'accusa che, come spiegato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, pende su un cinese residente illegalmente negli Usa che ha ammesso il suo ruolo di intermediario. Shenghua Wen, di Ontario, California, è accusato di cospirazione, di aver violato l'International Emergency Economic Powers Act - una legge del 1977 che autorizza il presidente statunitense a limitare il commercio con alcuni Paesi per motivi di sicurezza nazionale - e di aver agito come agente illegale per conto di un governo straniero. Pare che Wen agisse sotto la direzione del governo nordcoreano e che per il suo lavoro, svolto nell'arco di due anni, abbia ricevuto una retribuzione di circa 2 milioni di dollari.
Armi in Corea del Nord
Secondo i pubblici ministeri, Wen, 42 anni, nel 2023 avrebbe spedito almeno tre container di armi dirette in Corea del Nord, uno dei quali arrivato a Nampo via Hong Kong. Per agevolare il piano, pare che l'uomo avesse acquistato un'attività di commercio di armi da fuoco a Houston, in Texas, e che utilizzasse documenti falsi per nascondere il contenuto dei suoi container. Il 42enne, arrestato a dicembre, avrebbe anche acquistato circa 60.000 proiettili da 9 mm e ottenuto "tecnologia sensibile", tra cui un dispositivo di identificazione delle minacce chimiche, da spedire ovviamente in Corea del Nord.
La situazione è ancora avvolta nel mistero. I giornali statunitensi scrivono però che Wen sarebbe stato incaricato di procurarsi armi e beni sensibili direttamente da funzionari nordcoreani incontrati presso l'ambasciata nordcoreana in Cina, prima di entrare negli Stati Uniti con un visto per studenti nel 2012. A Wen sarebbero stati trasferiti circa 2 milioni di dollari per portare a termine il piano.
"Wen ha ammesso di essere sempre stato a conoscenza dell'illegalità della spedizione di armi da fuoco, munizioni e tecnologie sensibili alla Corea del Nord. Ha inoltre ammesso di non aver mai ottenuto le licenze necessarie per esportare munizioni, armi da fuoco e i dispositivi sopra descritti in Corea del Nord", ha dichiarato l'ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Centrale della California in un comunicato stampa. "Ha inoltre ammesso di aver agito sotto la direzione di funzionari del governo nordcoreano e di non aver notificato al Procuratore generale degli Stati Uniti di aver agito negli Stati Uniti sotto la direzione e il controllo della Corea del Nord, come richiesto dalla legge", si legge ancora nel comunicato.
Falle di sicurezza
Stando ad una denuncia penale depositata a settembre, durante un interrogatorio dell'FBI Wen avrebbe affermato di credere che il governo nordcoreano volesse le armi e le munizioni per preparare un attacco contro la Corea del Sud. L'uomo dovrà adesso comparire in tribunale per la sentenza ad agosto. Rischia una pena massima di 20 anni di carcere per aver violato l'International Emergency Economic Powers Act e fino a 10 anni per aver agito come agente illegale di un governo straniero.
Nel 2022 Wen sarebbe stato da due funzionari nordcoreani, noti come Jin Yong Nan e Cui, tramite la piattaforma di messaggistica crittografata Wickr, e gli sarebbe stato affidato l'incarico di acquisire armi e "tecnologia sensibile", appunto, da inviare dagli Stati Uniti alla Corea del
Nord. L'anno seguente avrebbe acquistato, come detto, un numero imprecisato di armi da fuoco in Texas, utilizzando il denaro fornitogli da uno dei suoi contatti, per poi trasportare il tutto fino a un porto in California.