
Prima la forte turbolenza nelle fasi conclusive del volo, poi lo schianto contro una barriera in pista durante il problematico atterraggio: si sono vissuti attimi di puro terrore a bordo di un Boeing 737 di Ryanair in arrivo all'aeroporto greco di Kalamata nella giornata dello scorso mercoledì 18 giugno. A creare ulteriore agitazione nei passeggeri si è aggiunta la decisione da parte del comandante di non programmare l'evacuazione del mezzo, per cui non conoscendo la reale entità dei danni riportati dall'aereo in tanti hanno iniziato a temere che potesse addirittura svilupparsi un incendio.
I fatti si sono verificati sul volo FR 6080, in partenza da Londra Stansted alle ore 8.30 e in arrivo a Kalamata, località nel sud della Grecia, alle ore 14.10. L'orario dello sbarco, tuttavia, è slittato di una buona mezzora, a causa delle difficili condizioni in cui il comandante si è trovato a operare nelle fasi di atterraggio e della collisione che si è verificata pochi istanti dopo.
Secondo quanto riferito al quotidiano britannico The Sun da alcuni passeggeri inglesi, le prime difficoltà si sono registrate durante l'avvicinamento alla pista, per via di una forte turbolenza che ha fatto oscillare il velivolo. Tuttavia il Boeing 737 di Ryanair ha toccato terra senza troppi problemi, nonostante che a bordo i passeggeri temessero un atterraggio brusco. "Durante il volo si è verificata una forte turbolenza", spiega uno dei testimoni diretti,"l'equipaggio aveva detto che l'atterraggio sarebbe stato turbolento ma l'aereo è riuscito ad atterrare normalmente sulla pista dell'aeroporto internazionale di Kalamata". Il problema, in realtà, si è verificato successivamente."Mentre stava rullando lungo la pista verso la barriera rossa e bianca alla fine, però, l'aereo ha virato e tutti hanno sentito un forte botto", aggiunge l'uomo.
Nessuno a bordo, inizialmente, era consapevole di quali potessero essere i danni riportati dall'aereo, per cui ha iniziato a serpeggiare un po' di paura. A incrementarla ulteriormente è stata la comunicazione fatta dal comandante il quale, contrariamente a quanto i passeggeri si sarebbero attesi, non ha provveduto a evacuare il velivolo, chiedendo anzi a tutti di restare ai propri posti. "È stato annunciato che tutti avrebbero dovuto aspettare sull'aereo l'arrivo dei vigili del fuoco", prosegue il passeggero inglese, "tutti erano spaventati, anche perché con l'ala danneggiata in quel modo c'era chiaramente il rischio che si sviluppasse un incendio".
Per fortuna nessuno è rimasto ferito, e i passeggeri sono potuti scendere dal Boeing 737 intorno alle 14:45, per quanto in tanti continuino a ritenere che non siano state eseguite le procedure migliori per garantire la loro sicurezza. Dal canto suo l'azienda ha invece voluto tranquillizzare tutti:"L'aereo stava rullando per fermarsi quando l'estremità dell'ala è entrata in contatto con una recinzione all'aeroporto di Kalamata", ha comunicato Ryanair.
"Successivamente l'aereo è rimasto fermo e i passeggeri sono sbarcati normalmente. L'aereo è stato quindi sottoposto alle ispezioni e alla manutenzione necessarie prima di essere rimesso in servizio", conclude la nota.