Molestata a 16 anni e difesasi con una scarpa: le rivelazioni della regina Camilla

L'episodio, che non ha trovato conferme o smentite da Buckingham Palace, fu rivelato a Boris Johnson

Molestata a 16 anni e difesasi con una scarpa: le rivelazioni della regina Camilla
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Camilla Parker Bowles, quando aveva appena 16 anni, fu vittima di molestie sessuali e riuscì a scampare al maniaco che l'aveva aggredita colpendolo con una scarpa: il racconto inedito di quanto accaduto da giovane alla regina consorte sta facendo proprio in queste ore il giro del web.

Sarebbe stata la stessa moglie del re Carlo III a rivelare questo episodio della sua vita nel 2008 a Boris Johnson, che quell'anno ricopriva la carica di sindaco di Londra, durante una conversazione privata che si tenne a Clarence House, residenza londinese dell'allora principe di Galles. A raccontarlo è Valentine Low, esperta di reali inglesi ed ex corrispondente del Times, la quale ha inserito l'aneddoto all'interno del suo "Power and the Palace: The Inside Story of the Monarchy and 10 Downing Street", un saggio in uscita nelle librerie il prossimo 11 settembre nel quale l'autrice si occupa non solo di episodi legati alla Royal Family ma anche di analizzare nello specifico i rapporti tra i sovrani e il primo ministro britannico.

I fatti si verificarono quando Camilla era ancora una studentessa di 16 anni: l'aggressione avvenne mentre la ragazza si trovava a bordo di un treno diretto alla stazione di Paddington. Approfittando del fatto che fosse da sola, il maniaco la approcciò e tentò di palpeggiarla: senza lasciarsi impaurire, Camilla afferrò d'istinto una delle sue scarpe, colpendo l'uomo con il tacco tra le gambe e agendo come le aveva consigliato di fare la madre nel caso in cui si fosse venuta a trovare in pericolo.

Dopo essere riuscita a mettersi in salvo, una volta giunta a destinazione, la 16enne scese dal treno e corse alla ricerca di un ufficiale per denunciare quanto accaduto: grazie alla sua prontezza riuscì non solo a far desistere l'aggressore ma anche a farlo arrestare.

Stando a quanto riportato in anteprima dai tabloid, non è stato Boris Johnson a rivelare l'episodio alla scrittrice, bensì l'ex direttore delle comunicazioni presso Downing Street Guto Harri: fu la futura regina a chiedere di poter incontrare il neo eletto sindaco di Londra a Clarence House, e dal momento del loro primo incontro i due hanno sempre mantenuto un ottimo rapporto, instaurando un'amicizia che dura tuttora.

Da Buckingham Palace non arrivano conferme né smentite sull'aneddoto inserito nel libro dalla scrittrice.

"Ha agito in modo responsabile, non solo fu intraprendente e forte, ma dimostrò anche un grande senso civico assicurandosi che l’uomo fosse arrestato", ha spiegato Valentine Low durante un'intervista concessa alla Radio 4 della BBC.

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