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Chi era il rabbino Schlanger, guida della comunità ebraica di Sydney ucciso a Bondi Beach

Secondo quanto riferito, Schlanger era attivo all’interno del movimento Chabad-Lubavitch, la rete religiosa internazionale nota per la presenza di rabbini-emissari nelle comunità ebraiche della diaspora

Chi era il rabbino Schlanger, guida della comunità ebraica di Sydney ucciso a Bondi Beach
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Il rabbino Eli Schlanger, 40 anni, esponente della comunità ebraica di Sydney, è stato identificato come una delle dodici vittime della sparatoria di massa avvenuta durante una celebrazione pubblica di Hanukkah a Bondi Beach, uno dei luoghi più frequentati della città australiana. L’identificazione è stata confermata da un portavoce della comunità Chabad locale ed è stata riportata dal Times of Israel. Lascia la moglie, Chayale, e i loro figli, tra cui un neonato di due mesi.

Secondo quanto riferito, Schlanger era attivo all’interno del movimento Chabad-Lubavitch, una rete religiosa internazionale nota per la presenza di rabbini-emissari nelle comunità ebraiche della diaspora. A Sydney il rabbino svolgeva da anni un ruolo centrale nell’organizzazione di attività religiose, educative e comunitarie, comprese celebrazioni pubbliche delle festività ebraiche, come l’accensione della menorah durante Hanukkah.

La festa a Bondi Beach, alla quale partecipavano membri della comunità e residenti locali, si inseriva in questo contesto di eventi pubblici autorizzati e aperti, pensati per celebrare la ricorrenza e rafforzare la visibilità della vita ebraica nello spazio pubblico australiano. È in questo quadro che si è verificata la sparatoria, le cui dinamiche restano oggetto di indagine da parte delle autorità.

Secondo quanto riportato da Channel 12, il rabbino Schlanger aveva scritto diverse settimane fa una lettera al primo ministro australiano Anthony Albanese chiedendogli di sostenere Israele. "Come rabbino di Sydney, ti prego di non tradire il popolo ebraico e non Dio stesso", scriveva Schlanger, ampiamente considerato un duro critico di Israele. "Gli ebrei sono stati strappati dalla loro terra più e più volte da leader che ora sono ricordati con disprezzo nelle pagine della storia. Avete l'opportunità di schierarvi dalla parte della verità e della giustizia", ​​si legge nella lettera. "Mi congratulo in anticipo con voi per il coraggio di fare ciò che è giusto e di opporvi fermamente a questo atto di eresia", ha concluso Schlanger.

Al momento la comunità Chabad ha chiesto rispetto e riservatezza per i familiari e i fedeli colpiti dalla perdita.

I rappresentanti comunitari hanno tuttavia sottolineato come Schlanger fosse impegnato nella vita religiosa locale e presente all’evento nell’ambito delle attività legate alla festività. La notizia della sua morte ha avuto un’immediata eco internazionale, suscitando reazioni di cordoglio da parte di comunità ebraiche e osservatori all’estero.

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