Nei giorni scorsi è successo qualcosa a cui pochi hanno prestato attenzione. La Cina ha radunato due flottiglie nelle acque vicine al Mar Rosso, nell'ambito di una missione di scorta per aiutare la propria Marina ad acquisire esperienza nelle operazioni all'estero. Come ha spiegato il ministero della Difesa di Pechino, le forze del Dragone stanno adottando misure concrete per salvaguardare le rotte marittime internazionali e la pace. Al netto delle comunicazioni ufficiali, l'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) cinese gestisce la Marina più grande al mondo per numero di navi, e questo le consente di espandere le proprie attività militari oltre il Pacifico. Il primo gruppo di scorta navale cinese è stato inviato nel Golfo di Aden nel 2008 per proteggere gli interessi marittimi della Cina dalla pirateria, offrendo al contempo ai suoi marinai esperienza in operazioni all'estero. Adesso la zona è tornata ad essere oggetto di particolare interesse.
Le operazioni della Cina
Il Golfo di Aden, al largo del Corno d'Africa, collega l'Oceano Indiano con il Mar Rosso, dove gli Stati Uniti e i loro alleati hanno schierato forze navali per proteggere le navi mercantili dagli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen, e con il Canale di Suez in Egitto a nord, diventando così un nodo marittimo cruciale per il commercio globale e il trasporto di energia. Detto questo, come ha spiegato Newsweek, la Marina cinese ha diffuso alcuni filmati che mostrano il 47esimo e il 48esimo gruppo di scorta condurre una cerimonia di passaggio di consegne e di interruzione della missione, segnando il passaggio ufficiale di consegne tra i due citati gruppi.
Un totale di sei navi cinesi, tre per ciascun gruppo di scorta, sono state avvistate mentre navigavano in formazione prima di separarsi durante la cerimonia. Sebbene la Marina cinese non abbia rivelato la posizione esatta, eventi precedenti si sono svolti nel Golfo di Aden. "Durante la cerimonia di consegna della missione di scorta, si sono tenute discussioni sulle nuove situazioni, sulle tensioni e sui problemi che emergono nelle missioni di scorta a lungo raggio e sul miglioramento dell'efficacia complessiva delle operazioni di scorta", ha osservato la stessa Marina cinese. Dopo la cerimonia, il nuovo gruppo operativo navale cinese ha effettuato la sua prima missione, scortando una nave cargo panamense nel Golfo di Aden occidentale. La missione è durata più di 30 ore e ha coperto oltre 350 chilometri.
Operazioni vicino al Mar Rosso
Il 48esimo gruppo di scorta, composto dal cacciatorpediniere CNS Tangshan, dalla fregata CNS Daqing e dalla nave rifornimento CNS Taihu, è partito da Qingdao, in Cina, l'11 ottobre. Nel frattempo, il 47esimo gruppo di lavoro uscente, composto dal cacciatorpediniere CNS Baotou, dalla fregata CNS Honghe e dalla nave rifornimento CNS Gaoyouhu, è in servizio da quasi un anno, dopo che la flottiglia di tre navi ha lasciato Zhoushan, in Cina, il 15 dicembre 2024. Le missioni navali anti pirateria della Cina sono supportate da una base a Gibuti, la prima base militare all'estero della potenza dell'Asia orientale. Per la cronaca, la base ha tenuto un'esercitazione congiunta con l'esercito gibutiano dal 27 al 29 ottobre, simulando l'eliminazione di terroristi.
La Marina cinese ha dichiarato ha in ogni caso riassunto così le ultime operazioni svolte dalle sue navi: "Durante la sua missione di scorta, il 47esimo gruppo operativo di scorta ha fermamente sostenuto il concetto che salpare è partire per una spedizione e scortare è combattere, anteponendo sempre la propria missione a ogni altra cosa e assumendosi le proprie responsabilità.
Ha protetto con risolutezza i canali marittimi strategici, salvaguardato gli interessi esteri del Paese e tutelato la sicurezza della popolazione, dimostrando l'immagine positiva della Cina come grande potenza responsabile".