Il cinema, il massacro e il bambino mai nato sepolto accanto. Cosa c'è dietro l'omicidio Tate

Il massacro di Cielo Drive consisté nell’omicidio di cinque persone: una di loro era l’attrice Sharon Tate, all’ottavo mese di gravidanza. Fu sepolta con il suo bimbo

Il cinema, il massacro e il bambino mai nato sepolto accanto. Cosa c'è dietro l'omicidio Tate

C’è la tomba di un bimbo all’Holy Cross Cemetery di Culver City in California. Non c’è una data di nascita e una di morte, perché quel bambino è stato ucciso nell’alvo materno, prima di nascere. C’è solo il suo nome: Paul Richard Polański. Sarebbe stato il figlio del regista Roman Polański, mentre la madre era Sharon Tate, uccisa in un’oscura notte dell’agosto 1969 dalla Manson Family.

La sua storia continua a commuovere, non solo per una richiesta che l’artista fece ai suoi aguzzini in punto di morte, ma anche per via di un film di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood. Nella pellicola, la storia del massacro viene riscritta e i tre responsabili del massacro vengono in realtà sterminati da due personaggi fittizi, uno stunt-man e un attore di film d’azione. Tarantino ha il merito di aver ritratto Tate con la sua personalità gioiosa - il suo amore per il ballo è diventato notissimo dopo l’uscita del film - e per la sua scelta moderna di essere sia madre sia attrice: pare infatti che, nonostante il successo, Tate abbia pensato di lasciare il mondo dello spettacolo per la famiglia. Ma a un certo punto ebbe un’epifania, poteva e voleva fare tutto: Tarantino ha descritto questa epifania in una scena in cui l’attrice è in un cinema e intorno a lei gli spettatori ridono alle sue gag. Purtroppo la storia vera non è scritta da Quentin Tarantino, che invece ha realizzato una bella fiaba: Tate non ha avuto più la possibilità di scegliere dopo il 1969.

Chi era Sharon Tate

Bionda, piena di fascino e di talento, Sharon Tate era nata nel 1943 E aveva iniziato fin da giovanissima a lavorare nel mondo dello spettacolo, non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia. Ma la vera svolta avvenne nel 1962, quando, dopo essersi trasferita definitivamente a Los Angeles, inizio a lavorare per la tv.

Due anni più tardi iniziò una relazione con il parrucchiere delle star Jay Sebring ma alla fine rifiutò la sua proposta di nozze. Successivamente girò dei film anche in Europa, tra cui Per favore, non mordermi sul collo! del 1967, sul cui set conobbe il regista Roman Polański e con lui convolò invece a nozze. Non solo Sebring e Tate rimasero amici, ma l'uomo divenne grande amico anche dello stesso Polański.

Il 1967 fu in effetti un anno d'oro per Tate, perché uscirono tre film che la vedevano protagonista, tra cui il celebre La valle delle bambole, e si favoleggia perfino che fosse stata presa in considerazione per un altro film diretto dal marito, Rosemary's Baby, una pellicola che per alcuni dietrologi avrebbe avuto attinenza con ciò che le sarebbe capitato successivamente, dato che parla di una donna incinta irretita da una setta satanica.

L'ultimo film di Tate, uscito quando ancora lei era in vita, è Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm: per le scene di karate, venne preparata personalmente dal collega Bruce Lee. Era il 1969, l'attrice era rimasta incinta, e con Polański si erano trasferiti al 10050 di Cielo Drive, in una casa che era stata residenza del produttore musicale Terry Melcher. Lo stesso anno uscì postumo Una su 13, in cui Tate recitava accanto a Vittorio Gassman.

Cos’era la Manson Family

La Manson Family fu un gruppo criminale, all'apparenza una comune di hyppie dedita al consumo di droghe allucinogene, creato da Charles Manson nel 1967, dopo il suo ennesimo rilascio. Manson aveva avuto una vita travagliata, e dopo la libertà ritrovata si trasferì in California dove cominciò a reclutare adepti, a partire da Mary Brunner detta Mother Mary, la quale ebbe anche un figlio da Manson.

Per molto tempo la gran parte dei reati commessi dalla Manson Family aveva a che fare con la droga e con la violazione di domicilio. Manson, capo carismatico di quella che era una vera e propria psicosetta, addestrava i suoi adepti a creare il caos: di notte i membri entravano nelle case per rubare, ma anche per spostare mobili e suppellettili, in modo da causare un forte straniamento e paura nei residenti.

Di solito viene detto che Manson fosse un satanista, ma in realtà l'uomo si avvicinò a questa dottrina soltanto durante la lunga detenzione che seguì il massacro di Cielo Drive. Era sicuramente un manipolatore, era il capo carismatico di una setta, tuttavia non c'è certezza neppure che sia stato lui a ordinare il massacro, sebbene che gli fosse intestata la responsabilità fece buon gioco all’aura spaventosa che si era creato.

C'è infatti chi sostiene che l'ideologo del massacro fosse in realtà Charles Denton Watson detto Tex, ovvero una delle tre persone che effettivamente compila eccidio. Tutto ciò che in effetti si sa della Manson Family viene dall'opera del procuratore Vincent Bugliosi, che accusò il gruppo e trovò le prove per imprigionarli, quasi tutti a vita: Bugliosi scrisse anche un libro dal titolo Helter Skelter, come la canzone dei Beatles che Manson citava ai suoi adepti per profetizzare l'arrivo del caos e il sovvertimento razziale del potere.

Il massacro di Cielo Drive

Nella notte tra l’8 e il 9 agosto 1969, quattro membri della Manson Family furono implicati nel cosiddetto massacro di Cielo Drive: tre di loro, Tex Watson, Susan Atkins (detta Sadie Mae Glutz) e Patricia Krenwinkel (detta Katie) agirono attivamente uccidendo tutti coloro che erano all'interno della villetta dei Polański, più un passante all'esterno, mentre Linda Kasabian aveva il ruolo di sentinella.

Fu proprio il passante a essere ucciso per primo da Watson: si trattava di Steven Parent, un venditore porta porta 18enne che era andato a trovare il custode della villetta. Watson, Atkins e Krenwinkel penetrarono nella villetta immobilizzando due amici dei Polański, ovvero un amico e montatore di Roman Wojchiech Frykowski e la sua fidanzata, l’assistente sociale ed ereditiera, Abigail Folger. Successivamente i tre passarono a immobilizzare anche Jay Sebring e Sharon Tate, ai quali fu legata una corda al collo, poi fissata a una trave: per circa tre ore ci fu una mattanza, tra coltellate e colpi di pistola, la maggior parte dei quali fu vibrata ed esplosa proprio da Watson. Frykowski e Folger riuscirono a un certo punto a liberarsi, ma furono raggiunti dagli aguzzini, i quali li freddarono sul prato esterno alla villetta.

L'ultima a essere uccisa fu Sharon Tate: Sebring provo a implorare per evitarle la violenza, dato che l'attrice era incinta all'ottavo mese e mezzo di gravidanza, ma per tutta risposta fu colpito in pieno petto con un'arma da fuoco. Tate si offrì di fare da ostaggio fino alla nascita del figlio, ma non fu ascoltata, anzi venne insultata da Atkins e accoltellata anche lei.

Prima di andare via, gli assassini, allertati falsamente da Kasabian che in effetti cercò di fermare la mattanza, scrissero “Pig” con il sangue delle vittime sui muri. L'ennesima ricerca del caos di un gruppo edotto da Manson, il quale aveva detto alle donne di seguire cosa avrebbe detto loro Watson. Quest'ultimo, penetrando nella villetta dei Polański, aveva esordito con questa frase rivolgendosi a Frykowski: “Io sono il diavolo e sono venuto per fare il mestiere del diavolo”.

Gli omicidi LaBianca

Passò solo un giorno e la Manson Family tornò a colpire. Stavolta oltre a Watson, Atkins, Kasabian e Krenwinkel, parteciparono lo stesso Manson, Leslie van Houten (detta Lulu) e Steve Grogan (detto Clem).

Nella notte del 10 agosto 1969 l'imprenditore Leno LaBianca e sua moglie Rosemary furono torturati, seviziati e infine uccisi dai membri della setta, i quali non risparmiarono offese neppure sui cadaveri, tanto che sul corpo di Leno fu incisa la scritta “War”, e furono conficcati nella sua carne un coltello da bistecca e un forchettone da cucina. Anche in questa casa comparvero scritte col sangue delle vittime, come “Death to Pigs”, “Rise” e “Helter Skelter”.

Due cose accomunavano fortemente il massacro di Cielo Drive e gli omicidi LaBianca: le modalità di esecuzione che compresero l'overkilling, oltre il fatto che Manson e le persone vicine a lui conoscevano molto bene le abitazioni o il vicinato preso di mira. Se il 10050 di Cielo Drive aveva ospitato prima di Tate il produttore Terry Melcher, “corteggiato” invano da Manson che aveva ambizioni cantautoriali, la casa dei LaBianca si trovava a Waverly Drive, nei pressi della abitazione di un membro della Family, che era tornato a uno stile di vita più regolare rispetto ai giorni della setta.

Le sentenze

Dopo un paio di mesi, e alcuni sospetti risultati subito estranei, come il custode e lo stesso Polański, la polizia di Los Angeles riuscì a risalire alla Manson Family, che venne arrestata allo Spahn Ranch, dove si era collocata da un paio d’anni. Il processo vide Bugliosi come protagonista indiscusso dell'accusa e alla fine le pene furono severissime, dato che inclusero la pena di morte successivamente commutata in ergastolo dopo la sua abolizione in California.

Dopo il processo che si concluse nel 1971, Manson fu appunto condannato alla pena capitale e poi all'ergastolo, cosa avvenuta anche con Watson, Atkins e Krenwinkel. Tra loro Atkins è morta nel 2009, seguita da Manson nel 2017.

Kasabian ebbe invece l'immunità, poiché decise fin dal primo momento di collaborare con la giustizia. Fu detenuto fino al 1985 Clem Grogan, che in prigione collaborò con gli inquirenti sul caso di omicidio di Donald Shea. Leslie van Houten e invece è stata scarcerata nel 2023.

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