Cronaca internazionale

La Francia chiama i rinforzi da 45 Paesi: allarme sicurezza per le Olimpiadi di Parigi

L'Eliseo ha chiesto l'invio di personale militare, civile e delle forze di polizia a Parigi a supporto del dispositivo di sicurezza già predisposto dalle autorità d'Oltralpe per i Giochi estivi

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La Francia si blinda in vista delle Olimpiadi di Parigi. Il governo di Emmanuel Macron ha rivolto un appello a 45 Paesi affinché contribuiscano alla sicurezza della capitale con l’invio di personale militare, civile e di polizia, per un totale di 2mila unità aggiuntive. Secondo una fonte del ministro dell’Interno d’Oltralpe, citata da Reuters, la richiesta è stata fatta a gennaio.

Il contesto di sicurezza, in particolare nelle ultime settimane, implica un'estrema vigilanza sulla sicurezza di questi Giochi Olimpici", ha dichiarato un funzionario militare francese. Nello specifico, le autorità di Parigi hanno richiesto pattuglie equestri e motorizzate, specialisti nello sminamento e nel contrasto ai droni, squadre cinofile ed esperti di frode documentale. Per quanto riguarda le proprie forze, l’Eliseo ha già previsto lo schieramento giornaliero per tutta la durata della manifestazione sportiva di 45mila agenti di polizia, 20mila addetti del settore privato e 15mila militari. L’attentato alla Crocus City Hall di Mosca ha inoltre costretto il governo ad innalzare ulteriormente il livello di allerta, già elevato visto le guerre in corso a Gaza e in Ucraina, per garantire la sicurezza dei milioni di turisti e appassionati dello sport che si recheranno a Parigi durante l’estate.

La collaborazione tra le forze dell’ordine di diversi Paesi durante eventi sportivi internazionali non è inusuale, ma è molto più raro che venga richiesta anche assistenza militare. Ad oggi, all’appello del governo francese hanno risposto 35 nazioni. In particolare, Italia e Gran Bretagna invieranno dozzine di agenti di polizia, mentre la Polonia manderà soldati e cani addestrati a fiutare gli esplosivi. A marzo anche Berlino ha dichiarato che contribuirà alla sicurezza delle Olimpiadi, anche se non è stato specificato in che modo. "Questo è un approccio classico dei Paesi ospitanti per l'organizzazione di grandi eventi internazionali: è stato il caso della Coppa del Mondo di rugby del 2023", ha dichiarato un funzionario del ministero degli Interni.

Alcune fonti hanno riferito a Reuters che Israele e gli Stati Uniti parteciperanno allo sforzo comune e invieranno anche le proprie unità di sicurezza. Il conflitto in corso in Medio Oriente ha infatti destato numerose preoccupazioni per la delegazione e gli atleti provenienti dallo Stato ebraico.

Data la delicatezza della questione, non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle misure che saranno adottate per proteggerli da eventuali aggressioni.

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