Sì degli azionisti Tesla al maxi-compenso per Musk: ecco i 1.000 miliardi che lo rendono il primo trilionario

Il voto, approvato con una larga maggioranza, è il culmine di settimane di dibattito acceso tra sostenitori e critici del magnate

Sì degli azionisti Tesla al maxi-compenso per Musk: ecco i 1.000 miliardi che lo rendono il primo trilionario
00:00 00:00

Elon Musk ha ricevuto il via libera dagli azionisti di Tesla per un piano retributivo potenzialmente destinato a entrare nella storia: un compenso che, se tutti gli obiettivi saranno raggiunti, potrebbe arrivare a sfiorare un trilione di dollari nei prossimi dieci anni. Si tratta del più grande pacchetto mai concesso a un dirigente d’azienda, una decisione che conferma quanto la figura di Musk continui a esercitare un’influenza quasi mitica tra gli investitori.

Il voto, approvato con una larga maggioranza, è il culmine di settimane di dibattito acceso tra sostenitori e critici. I primi vedono in Musk il visionario capace di trasformare Tesla, i secondi temono invece l’eccessiva concentrazione di potere e l’entità sproporzionata del compenso, giudicata un precedente pericoloso in un’epoca di crescenti diseguaglianze e instabilità dei mercati.

Il nuovo piano prevede che Musk riceva le azioni solo se Tesla raggiungerà obiettivi industriali e finanziari senza precedenti, tra cui un aumento di quasi sei volte della capitalizzazione di mercato attuale. Gli obiettivi comprendono l’espansione della produzione di veicoli elettrici a livelli record, la piena realizzazione della guida autonoma e l’avvio della produzione su larga scala di robot e robot-taxi, settori in cui l’azienda ambisce a diventare protagonista assoluta.

Negli ultimi mesi le vendite in Europa e in Nord America hanno registrato flessioni significative, con cali fino al 50% in mercati chiave come la Germania. La concorrenza dei produttori cinesi e il rallentamento della domanda globale di auto elettriche hanno messo alla prova la leadership del marchio. Ciononostante, molti investitori continuano a considerare Musk una figura insostituibile, capace di imprimere una direzione chiara e audace in un settore in rapida trasformazione.

La decisione degli azionisti non è stata unanime. Fondi pensione e investitori istituzionali, come il fondo sovrano norvegese, hanno votato contro, denunciando il rischio di diluizione azionaria e la dipendenza eccessiva da una sola persona. Musk, dal canto suo, aveva lasciato intendere che, in caso di bocciatura, avrebbe potuto ridimensionare il proprio impegno in Tesla, spostando energie verso altri progetti come SpaceX, Neuralink o xAI.

Il pacchetto da un trilione di dollari rappresenta dunque più di una ricompensa: è una scommessa sul futuro stesso di Tesla.

Se Musk riuscirà a realizzare la sua visione — trasformare l’azienda da costruttore di auto elettriche in una piattaforma globale di mobilità, intelligenza artificiale e robotica — potrà entrare nella storia come il primo trilionario della modernità. Ma la strada sarà irta di sfide tecnologiche, regolatorie e di mercato.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica