Cronaca internazionale

La strana proposta del gruppo Wagner: cosa ha chiesto agli Usa

Il fondatore del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha scritto su Telegram una lettera indirizzata al segretario di stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, proponendogli di finanziare un progetto di milizia privata in Africa

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Yevgeny Prigozhin, uomo d'affari e fondatore della compagnia militare privata Wagner, ha proposto al Segretario di Stato Anthony Blinken di finanziare un progetto congiunto in Africa. In particolare, Prigozhin ha scritto su Telegram una lettera indirizzata all'alto funzionario americano nella quale ha messo sul tavolo l'idea di dare vita ad una milizia privata per il continente africano.

La proposta di Prigozhin

La risposta del "cuoco di Putin", una vera e propria provocazione, è arrivata a seguito di un'affermazione nella quale Blinken aveva accusato la Wagner di provocare violenza e instabilità nel continente e invitato gli africani a rifiutarsi di collaborare con i russi.

"A partire dal 2017-2018, quando io e il Gruppo Wagner abbiamo iniziato a operare attivamente in Africa, abbiamo ottenuto grandi risultati stabilendo sicurezza e ordine in ogni Paese in cui siamo stati presenti" ha spiegato Prigozhin. L'uomo, molto vicino a Vladimir Putin, ha quindi esortato il governo degli Usa a supportare gli sforzi del Gruppo Wagner per garantire sicurezza e protezione in Africa sponsorizzando "un nuovo progetto chiamato Wagner. Safe Africa (Wsa), nel quale potete investire risparmiando così i soldi delle tasse degli americani".

"Faremo questo in modo più efficiente rispetto alle persone delegate dagli Usa, che sono pagate molti soldi ma non forniscono sicurezza all'Africa", ha aggiunto Prigozhin. Che ha quindi proseguito la sua lettera sottolineando come i Paesi dell'Africa abbiano smesso da tempo di seguire le politiche francesi e americane.

"Da molto tempo gli africani non credono più alle politiche della Francia e degli Stati Uniti nella regione" ha scritto il Capo della Wagner. Per questo motivo, ha offerto a Blinken una proposta a dir poco bizzarra: "Ti propongo di abbandonare i tentativi di esercitare la tua influenza politica in Africa e di focalizzarti soltanto nella sicurezza che il Gruppo Wagner può garantire. Nel caso il progetto Wsa dovesse funzionare, ti propongo di esportarlo nel continente americano". "Nel caso di una cooperazione fruttuosa potremmo fare un Wagner. Safe America (Wsa 2), un Wagner. Safe Asia.." ha concluso Prigozhin.

Le accuse degli Usa

La risposta di Prigozhin è arrivata in seguito ad una recente esternazione dello stesso Blinken. Il segretario Usa aveva infatti affermato che l'amministrazione Biden si sarebbe presto impegnata maggiormente in Africa per contrastare le crescenti influenze, in particolare quelle della Russia.

"Ovunque Wagner vada, tendono a succedere cose brutte. Dove li abbiamo visti agire non hanno aumentato la sicurezza, anzi, alla fine abbiamo visto peggiorare le cose, lo sfruttamento delle risorse e la corruzione. La violenza che questo gruppo genera è un'epidemia che si sta diffondendo tra le persone e i Paesi che hanno scelto di collaborare con esso", aveva detto Bliken.

Un alto funzionario statunitense che viaggiava con Blinken ribadiva inoltre che la presenza di Wagner nei Paesi francofoni non è stata casuale, poiché "la Russia ha fomentato risentimenti post-coloniali". Ma, aveva quindi concluso Blinken, "la sfida per tutti noi - noi, la Francia, i nostri partner - è dimostrare attraverso il lavoro che svolgiamo insieme che stiamo ottenendo risultati che vanno a beneficio della gente, dei cittadini, che rispondono ai loro desideri, alle loro aspirazioni".

Da qui la replica di Prigozhin.

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