Cronaca internazionale

La fumata bianca di Erdogan: Finlandia ad un passo dalla Nato

La Turchia intenderebbe approvare la richiesta di adesione della Finlandia alla Nato, slegandola da quella della Svezia, prima delle elezioni politiche del 14 maggio

La fumata bianca di Erdogan: Finlandia ad un passo dalla Nato
Tabella dei contenuti

Il via libera della Turchia per l’approvazione della richiesta di adesione della Finlandia nella Nato sembra cosa quasi fatta. E questo indipendentemente da quanto deciderà il governo turco con la Svezia, altro Paese desideroso di finire sotto l’ombrello dell’Alleanza Atlantica con il quale però, negli ultimi mesi, Ankara ha avuto aspre tensioni diplomatiche. Questo è lo scenario dipinto dai media turchi, per i quali la fumata bianca per Helsinki sarebbe ad un passo.

La decisione della Turchia

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Anadolu, la Turchia prevede di approvare l'adesione della Finlandia alla Nato, indipendentemente da quella della Svezia, prima delle elezioni parlamentari e presidenziali turche che si terranno il 14 maggio. Ricordiamo che Stoccolma aveva presentato domanda di adesione all'alleanza militare occidentale contemporaneamente al suo vicino nordico, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, lo scorso 24 febbraio.

Nel frattempo il presidente finlandese Sauli Niinisto si recherà nelle prossime ore in visita ufficiale in Turchia. Venerdì a Istanbul è previsto un incontro con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan in cui sarà discussa proprio l’ingresso di Helsinki nell'Alleanza atlantica.

L’interrogativo della Svezia

Se la situazione finlandese dovrebbe presto sbloccarsi, ben diverso è il discorso riguardante la Svezia. La Turchia ha infatti ripetutamente affermato che il governo svedese deve adottare ulteriori misure contro i sostenitori dei militanti curdi e i membri della rete che Ankara ritiene responsabili del tentativo di colpo di stato del 2016. Ankara considera entrambi i gruppi come organizzazioni terroristiche.

Dall’altra parte Stoccolma non intende cedere. Il risultato di questo braccio di ferro è che i colloqui tra Svezia e Turchia hanno fatto pochi progressi, soprattutto a seguito di diverse controversie, principalmente per le proteste di piazza di gruppi filo curdi avvenuti nella capitale svedese. Al contrario, l'approccio della Finlandia alle suddette organizzazioni sarebbe in linea con la sensibilità della Turchia. Sembra, inoltre, che Helsinki abbia adottato misure in tal senso.

Dal canto suo, il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato che la probabilità che la Finlandia possa aderire alla Nato prima della Svezia è aumentata. "Guardiamo con favore all'adesione della Finlandia. Non sarebbe sbagliato affermare che i colloqui di adesione si terranno in momenti diversi rispetto alla Svezia", ha dichiarato.

L’altro ostacolo: l’Ungheria

I parlamenti di tutti i 30 i Paesi membri della Nato devono ratificare qualsiasi richiesta di adesione all'Alleanza. Turchia e Ungheria sono gli unici che non hanno ancora ratificato l'adesione di Finlandia e Svezia. Budapest, intanto, ha rinviato ancora il voto sulla ratifica dell'adesione dei due Stati nordici all’Alleanza Atlantica. Il voto era in programma la settimana prossima, ma la sessione parlamentare è stata cancellata.

Secondo indiscrezioni di stampa, il vice premier ungherese Zsolt Semjén, avrebbe inviato una lettera ai deputati proponendo il rinvio del voto sulla ratifica dell'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato di una o due settimane. Nella lettera si collegherebbe il rinvio al protrarsi dei negoziati tra Budapest e Bruxelles sullo sblocco dei fondi europei di coesione e di ripresa destinati all'Ungheria e congelati per via del lungo braccio di ferro sullo stato di diritto con il governo di Viktor Orbán.

Se confermato, sarebbe la prima volta che le autorità ungheresi ammettono un collegamento tra le due questioni.

Commenti