
Pochi giorni fa la Corea del Nord ha organizzato una delle più grandi parate militari della sua storia recente. L'evento, che si è svolto a Pyongyang lo scorso 10 ottobre, ha visto sfilare un numero record di partecipanti, comprese le guardie di confine – un fatto inedito e curioso - e persino bambini. A detta degli esperti, così facendo Kim Jong Un ha voluto inviare un doppio messaggio al mondo intero. Il primo: la società nordcoreana è compatta e altamente militarizzata. Il secondo: in caso di guerra, conflitto o scontro armato, il Paese potrebbe contare su vari schieramenti. In piazza Kim Il Sung erano presenti 60 formazioni, comprendenti veterani di guerra ucraini e unità altamente specializzate.
Kim stringe i muscoli
Secondo quanto riportato da NK PRO, la parata ha rappresentato un momento chiave per il governo di Kim Jong Un. Non tanto, o almeno non solo, per l'esibizione di nuove armi pesanti – missili, droni, tank - quanto per l'enfasi simbolica sui corpi marcianti e sulla partecipazione civile. A differenza di precedenti cerimonie, infatti, questa edizione ha puntato meno più sulla mobilitazione di massa che non sui mezzi militari. Uno degli aspetti più discussi dell'evento è stata la comparsa di contingenti formati da bambini in uniforme, alcuni dei quali con in braccio repliche di fucili.
Queste immagini, riprese dalla televisione di Stato e circolate rapidamente online, hanno acceso il dibattito internazionale sulla strategia del governo nordcoreano, che da anni promuove una visione in cui ogni cittadino, fin dalla giovane età, coincida con un potenziale "difensore della patria". La partecipazione infantile, secondo l’analisi di NK PRO, non è solo un gesto simbolico, ma parte integrante di una narrazione che mira a rafforzare la fedeltà al leader e a normalizzare la dimensione militare nella vita quotidiana.
Militari e armi
Anche la presenza di un gran numero di guardie di confine è stata interpretata come un segnale politico preciso. Negli ultimi anni, Pyongyang ha rafforzato in modo significativo il controllo delle frontiere, soprattutto con la Cina, nel tentativo di impedire fughe di cittadini e traffici non autorizzati. Da questo punto di vista, la loro visibilità durante la parata rappresenterebbe il volto disciplinato e "protettivo" dello Stato.
I media nordcoreani hanno invece parlato delle armi mostrate, come l'Hwasong-20 definito il "sistema di armi nucleari strategiche più potente" a disposizione del Paese, mentre l'Hwasong-11Ma è di particolare interesse perché dotato di una testata ipersonica manovrabile. Le armi della serie Hwasong-11, per la cronaca, sono missili balistici a corto raggio (SRBM) basati sui missili russi Iskander, gli stessi ampiamente utilizzati da Mosca nella guerra in Ucraina.
La Cnn ha ipotizzato che la Corea del Nord abbia dotato il nuovo modello 11Ma di una testata trasportata in un veicolo a
propulsione planante, di fatto un aliante appiattito e alettato che consente alla testata di seguire una rotta irregolare verso il bersaglio, rendendolo difficile da individuare per i difensori e da colpire per i missili difensivi.