Terremoto politico in Israele dove il partito Unità Nazionale, guidato dal ministro del Gabinetto di Guerra, Benny Gantz, ha presentato una proposta di legge per sciogliere la Knesset (il parlamento israeliano) e indire elezioni anticipate. Il disegno di legge per sciogliere la 25esima Knesset è stato presentato dalla deputata Pnina Tamano-Shata. Secca la replica di Likud, partito del primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui "nel mezzo di una guerra Israele ha bisogno di unità e non di divisione". "Lo scioglimento del governo di unità nazionale è un regalo per Sinwar, una capitolazione alle pressioni internazionali e un colpo fatale agli sforzi per liberare i nostri ostaggi", ha aggiunto lo stesso partito. In ogni caso la mossa è in gran parte simbolica, visto che l'Unità Nazionale non ha una maggioranza sufficiente in parlamento per far passare questa richiesta, e tenendo conto che il suo fallimento in una votazione impedirebbe al partito di ripresentare la proposta di legge tra sei mesi.
Cosa succede in Israele
La deputata di Unità Nazionale Pnina Tamano-Shata ha presentato il disegno di legge con l'obiettivo di sciogliere il 25 parlamento e formare un "governo di unità ampio e stabile" sulla scia del "disastro del 7 ottobre". "Il 7 ottobre è stato un disastro che ci impone di ritornare e di ricevere la fiducia della gente, di istituire un governo di unità ampio e stabile che possa guidarci in sicurezza di fronte alle enormi sfide nella sicurezza, nell'economia", ha dichiarato la deputata.
In caso (remoto) di successo, Israele terrebbe le elezioni dopo l'estate e prima dell'anniversario del 7 ottobre, come Gantz chiede da mesi. Ricordiamo che Gantz era uno dei leader dell'opposizione, ma che sulla scia della guerra è stato l'unico a scegliere di unirsi a un esecutivo di emergenza e a diventare uno dei tre membri votanti del Gabinetto di Guerra, anche se nelle ultime settimane ha minacciato di abbandonare se Netanyahu non dovesse presentare un piano postbellico per Gaza.
Certo è che l'uscita del partito di Gantz dall'esecutivo di emergenza, come anticipato, non ha ripercussioni su Netanyahu perchè i partiti che compongono la coalizione di governo, formatasi dopo le elezioni del novembre 2022, mantengono la loro maggioranza parlamentare.
La mossa di Gantz e le reazioni di Likud
Non sono mancate le reazioni alla mossa simbolica di Gantz. "Presenta un progetto di dissoluzione, ma rimane nel governo. Gantz e le decisioni hanno sempre avuto difficoltà ad andare di pari passo", ha denunciato il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. La querelle, tra l'altro, è arrivata nnello stesso giorno in cui i sondaggi hanno dato Netanyahu, per la prima volta dal maggio dello scorso anno, come favorito per governare il Paese in vista delle prossime elezioni, secondo un sondaggio del principale canale d'informazione israeliano, Channel12.
Secondo il sondaggio, il 36% degli elettori israeliani preferirebbe Netanyahu come presidente a Gantz, che ha raccolto il 30% dei consensi, dopo essere stato in testa in tutti i sondaggi dall'inizio della guerra. La popolarità di Gantz, che nel corso della sua carriera è stato capo di stato maggiore dell'esercito e ministro della Difesa, si è impennata in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e all'inizio della guerra a Gaza, e ha raccolto il 45% dei consensi (rispetto al 27% di Netanyahu) in un sondaggio di dicembre.
Secondo il richiamato sondaggio di Channel 12, l'Unità Nazionale supererebbe effettivamente il Likud di Netanyahu in
termini di seggi se le elezioni per la Knesset (il parlamento israeliano) si tenessero oggi, anche se con un margine inferiore rispetto al sondaggio di dicembre, quando il partito di Gantz aveva 19 seggi di vantaggio sul Likud.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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