"L'Europa deve darci di più". La storia dello spagnolo Nico Williams come leva per l'immigrazione

I trafficanti di uomini ora usano i calciatori spagnoli di origine africana per spingere i giovani a raggiungere irregolarmente la Spagna con il sogno di qualcosa che non esiste

"L'Europa deve darci di più". La storia dello spagnolo Nico Williams come leva per l'immigrazione
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La Spagna ha vinto il Campionato europeo di calcio battendo in finale l'Inghilterra. Fin dall'inizio di questo torneo, a mettersi in evidenza sono stati i giovanissimi e, in particolari, le due stelle della nazionale iberica: Nico Williams e Lamine Yamal. Ma è il primo che, a sua insaputa, oggi è diventato una bandierina per i trafficanti di esseri umani, uno strumento per incitare i giovani e non solo a migrare in Europa con la falsa promessa che troveranno la Terra Promessa.

I genitori di Williams, infatti, trent'anni fa attraversarono il deserto ed entrarono illegalmente in Spagna, nell'enclave di Melilla, dove vennero arrestati. La madre era incinta del fratello maggiore di Nico, Iñaki, e la coppia, che non aveva con sé alcun documento di identità, dichiarò di provenire dalla Liberia. Un escamotage, come quelli utilizzati ora dai migranti, per ottenere più facilmente lo status di rifugiati, essendo la Liberia nel pieno della guerra civile. Loro, provenienti dal Ghana e considerati migranti economici, non avrebbero avuto alcun diritto di restare in Spagna. Volevano raggiungere l'Inghilterra ma ottennero i documenti per rimanere in Spagna e si trasferirono a Pamplona, dove nacquero sia Iñaki che Nico. Questa storia viene oggi utilizzata per spingere alla migrazione i subsahariani, che vedono nella parabola di Nico Williams quello che vorrebbero anche loro.

"30 anni fa, i genitori di Nico Williams (con tanto di bandiera spagnola a corredo del nome, ndr) lasciavano il Ghana e attraversavano il Burkina Faso, il Mali, l'Algeria e il deserto del Sahara. Hanno poi attraversato la barriera di Melilla e attraversato la penisola fino a Bilbao, in Spagna. Complimenti ai genitori per la determinazione. Oggi il loro figlio è campione europeo", si legge. L'invito a fare lo stesso è implicito e, per altro, la Spagna sta subendo una delle più gravi crisi migratorie degli ultimi anni. I flussi si sono spostati in parte dal Mediterraneo centrale all'Atlantico, in direzione delle Canarie, in conseguenza ai maggiori controlli in Libia e Tunisia, frutto degli accordi europei.

"L'Europa deve rispettare l'Africa e darci molto di più, facilitando l'immigrazione", scrive un certo Cheikh Omar, subsahariano, secondo il quale esistono degli obblighi europei nei confronti dei Paesi africani. E ancora, scrive Abdallah: "È il frutto dell'immigrazione". Nabil, invece, scrive: "A volte devi passare il peggio per avere il meglio".

Olivia aggiunge: "A Dio sia la gloria, così lui spiana la via di tutti". La storia di Nico Williams è una leva potente per convincere i giovanissimi a partire, per spingerli a pagare migliaia di euro ai trafficanti di uomini per iluderli di qualcosa che non esiste. O, almeno, non per tutti.

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