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Crack, stupri e omicidi: Los Angeles e gli incubi del "Grim Sleeper"

Lonnie Franklin Jr, detto Grim Sleeper, smise di uccidere per quattordici anni tra il 1988 e il 2002: 12 le vittime accertate, ma il bilancio potrebbe salire a 25

Lonnie Franklin Jr, il Grim Sleeper che terrorizzò Los Angeles
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La Los Angeles degli anni Ottanta è una città violenta e complicata. I quartieri sono dominati delle varie gang criminali e gli omicidi sono all’ordine del giorno: la media è impressionante, 800 assassini all’anno. A contribuire al disastro, la droga: il crack spopola tra i più giovani e le ragazze sono disposte a tutto – anche a prestazioni sessuali – per ottenere le sostanze. Ma c’è anche un altro terribile evento di cui tenere conto: la nascita di un serial killer spietato, Lonnie Franklin Jr, che sarà conosciuto da tutti come il Grim Sleeper, ovvero il feroce dormitore.

Una vita normale

Lonnie David Franklin Jr nasce il 30 agosto del 1952 a Los Angeles, in California. Nessun segnale preoccupante durante l’infanzia e l’adolescenza, è molto competitivo e non ama perdere. Terminati gli studi, inizia a lavorare come netturbino ma non perde di vista la sua grande passione per le macchine. Si intende di motori e riesce a rimettere in sesto parecchie auto malconce. Ha amici, si dà da fare per la comunità. Nulla fa pensare al peggio. Almeno per il momento.

I primi guai con la giustizia

Inviato in Germania per il servizio di leva, il futuro Grim Sleeper viene arrestato nell’aprile del 1974 a Stoccarda per lo stupro di gruppo di una ragazza di 17 anni. Insieme ad altri due soldati Lonnie Franklin Jr offre un passaggio alla malcapitata. Una volta salita in auto, le viene puntato un coltello alla gola: giunti in un campo, i tre la violentano ripetutamente. Per salvarsi la vita, la giovane finge interesse nei confronti di Franklin e gli chiede anche il numero di telefono. In questo modo la polizia riesce a identificarlo e ad arrestarlo.

Dopo aver scontato la pena, all’alba degli anni Ottanta, torna in libertà e trova l’amore: sposa Silvia e diventa padre di due bambini, Crystal e Chris. Lonnie Franklin Jr conduce una vita normale e felice, continua a lavorare sulle sue amate vetture. La sua famiglia è normale all’apparenza, ma l’uomo conduce una vita parallela: conosce tante ragazze e ne parla anche ai suoi amici, mostrando delle foto hot. Molte di queste giovani sono alla ricerca di denaro per droga, disponibili a prostituirsi per soddisfare il bisogno di crack.

La nascita di un serial killer

Ma a metà anni Ottanta le avventure extra-coniugali non bastano più. Lonnie Franklin Jr inizia a fantasticare sulla morte, sulla necrofilia e decide di mettere in atto i suoi desideri. La prima vittima è la cameriera Debra Ronette Jackson, uccisa il 10 agosto del 1985 con tre colpi di pistola al petto. Ma è solo l’inizio: passa un anno e ammazza nello stesso modo la trentaquattrenne Henrietta Wright.

L’uomo inizia a uccidere sempre più spesso e il profilo delle vittime è sempre lo stesso: giovani afroamericane con problemi di droga. Il 10 gennaio del 1987 uccide e violenta Barbara Bethune Ware. Dopo aver soddisfatto le sue pulsioni, chiama la polizia per segnalare il cadavere. Un modo per sfidare le autorità, per dimostrare di essere migliore. Ma questo terzo assassino non passa inosservato: gli investigatori notano un collegamento con i primi due omicidi e le autorità danno vita a una task force per dargli la caccia. Dopo Barbara Bethune Ware, Lonnie Franklin Jr firma tre omicidi uno dietro l’altro: il 15 aprile del 1987 uccide Bernita Rochelle Sparks, il 1° novembre Mary Lowe e il 30 gennaio del 1988 Lachrica Jefferson. Sempre con una pistola calibro 25, sempre con atti di necrofilia.

Il Grim Sleeper

Nessuno sospetta di Lonnie Franklin Jr. Ha tanti amici, la sua famiglia è felice ed è punto di riferimento della comunità. Ma nel frattempo continua a soddisfare le sue esigenze. E sfrutta la sua attività di compravendita di auto: sistema i freni, cambia i motori e soprattutto cambia sempre gli interni. Ogni assalto con una macchina diversa. L’11 settembre del 1988 uccide e violenta Alicia Monique Alexander: verrà ritrovata già in stato di decomposizione.

Ma qualcosa va storto il 19 novembre seguente: il serial killer mette nel mirino Enietra Margette Washington mentre passeggia per Los Angeles. È appena uscita dal lavoro e ha notato la bellissima Ford Pinto arancione. Lonnie Franklin Jr. le offre un passaggio, di fronte al no della giovane finge di essersi offeso e la spinge ad accettare lo strappo. In quel momento inizia l’incubo: le spara un colpo con la sua calibro 25 e la violenta. Ma Enietra non muore, è salva per miracolo e riesce a scappare.

Enietra descrive il suo aggressore e la polizia mette in campo ingenti risorse: 50 agenti per fare controlli e posti di blocco alla ricerca della Ford Pinto arancione. Ma dopo settimane nessun risultato. E Lonnie Franklin Jr capisce che è meglio fermarsi, fare passare un po’ di tempo. Per mesi e poi anni nessun delitto con violenza sessuale, nessuna giovane afroamericana finita con una calibro 25. I detective chiudono i fascicoli e passano oltre. Ma l’incubo non è finito: il serial killer si è trasformato in Grim Sleeper, nel feroce dormitore.

Lonnie Franklin Jr torna ad uccidere

Lonnie Franklin Jr nel 1989 viene condannato per due accuse di furto e un’accusa di aggressione, ma sconta solo una pena per una delle accuse di furto. Si dedica al lavoro e alla famiglia per quattordici anni, fino al 19 marzo del 2002, quando uccide la quindicenne Princess Cheyanne Berthomieux. Il Grim Sleeper è tornato per riprendere il filo degli assassinii: l’11 luglio del 2003 ammazza la trentacinquenne Valerie Louise McCorvey, mentre l’1 gennaio del 2007 la vittima è la venticinquenne Janecia Lavette Peters. Sempre uccise con una calibro 25, sempre abusate sessualmente.

Ma qualcosa si muove dal punto di vista delle indagini. Gli omicidi di Princess Cheyanne Berthomieux e Valerie Louise McCorvey vengono collegati grazie al Dna e in un secondo tempo vengono collegati, a propria volta, ad altri sette omicidi di donne afroamericane avvenuti negli anni Ottanta. Sono gli omicidi della calibro 25. La squadra di investigatori guidata da Dennis Kilcoyne le prova tutte per fermare la scia di sangue ed ecco l’intuizione decisiva: la strada del Dna familiare, una tecnica utilizzata in Gran Bretagna ma mai negli Stati Uniti.

Gli esperti si mettono alla ricerca di un congiunto maschio del serial killer nella banca dati dei criminali schedati. Spunta anche una taglia da mezzo milione di dollari, la cifra più alta della storia di Los Angeles. Ma ecco la corrispondenza tanto attesa: Christopher Franklin, arrestato per possesso illegale di armi da fuoco. Lui è troppo giovane per essere il Grim Sleeper, ma il serial killer è da ricercare nella sua famiglia. Nel mirino degli inquirenti finisce dunque il padre, Lonnie Franklin Jr. Trovate le prove, l’arresto è datato 7 luglio del 2010: il Grim Sleeper resta impassibile, non proferisce parola e non chiede spiegazioni.

Condanna e morte

A casa di Lonnie Franklin Jr vengono trovate le foto delle sue vittime scattate durante gli omicidi insieme a quelle di altre donne: un totale di 180 persone. Dopo qualche mese, la polizia di Los Angeles diffonde le foto in rete per provare a identificare tutte le vittime. Forse ci sono altre vittime di cui non si sa niente. Non lo si saprà mai. Il 16 febbraio del 2016 viene giudicato di tutti i capi d’accusa e viene condannato alla pena capitale. "Non è vendetta, è giustizia", le parole della giudice. Ma non arriverà mai a scontare la pena di morte: il 28 marzo 2020 muore per cause naturali nel carcere di San Quintino.

E la reale portata dei suoi crimini potrebbe non venire mai alla luce.

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