Madre e figlia sparite 16 mesi fa trovate in un freezer

Orrore a Innsbruck: l'ex partner della donna e il fratello accusati del duplice omicidio

Madre e figlia sparite 16 mesi fa trovate in un freezer
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Erano scomparse sedici mesi fa, nel luglio del 2024. Sono state ritrovate ieri all'interno di un congelatore nascosto dietro una parete in cartongesso di un deposito di Innsbruck, in Austria. I resti sono quelli di una donna di origine siriana di 34 anni e della figlia di 10. E del delitto sono accusati due fratelli di 55 e 53 anni, di nazionalità austriaca. I due erano stati arrestati a giugno ma ora il ristrovamento dei due cadaveri potrà dare più sostanza alla loro incriminazione.

Madre e figlia erano scomparse dopo un viaggio a Düsseldorf, in Germania. Un loro parente che vive proprio in Germania, preoccupato dal loro lungo silenzio, aveva avvertito la polizia. Erano scattate le indagini che avevano portato abbastanza presto al 55enne austriaco, collega della donna e a lei in passato legato da una relazione sentimentale. L'uomo aveva cercato di depistare la polizia sostenendo le la donna e la figlia avevano intrapreso un lungo viaggio in Turchia, circostanza che però era in contraddizione con alcuni movimenti sul conto corrente della donna e con alcuni prelievi dal bancomat, oltre che con il fatto che il suo telefonino continuava a essere localizzato a Inssbruck.

Altri elementi avevano contribuito a stringere il cerchio attorno all'uomo. Il fatto che avesse venduto alcuni gioielli della donna, il fatto che un vicino di casa avesse riferito alla polizia di aver sentito il giorno della scomparsa la ragazzina chiamare la mamma. Tutto ciò ha convinto gli inquirenti a procedere all'arresto dell'uomo e del fratello, che lo avrebbe aiutato a portare a termine il suo progetto omicida.

Secondo gli inquirenti i due avevano preso in affitto il deposito a Innsbruck e, il giorno della scomparsa, avevano prelevato da lì un grande freezer per poi riportarlo dopo alcuni giorni. Poi avrebbero acquistato un secondo congelatore. Nonostante alcuni sopralluoghi, non erano però state mai trovate tracce della donna e della ragazzina. Solo lo scorso 12 novembre il 55enne ha confessato l'occultamento delle salme, negando però l'omicidio. Si sarebbe trattato - a suo dire - di un incidente. Infine, seguendo le indicazioni dell'uomo, la polizia ha individuato dietro a una parete di cartongesso il congelatore.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Innsbruck gli inquirenti hanno ribadito che l'occultamento del congelatore era stato fatto in modo «molto professionale» e per questo motivo non era stato localizzato durante i primi

sopralluoghi. Resta da chiarire l'esatta dinamica del delitto che, a questo punto, sembra premeditato. Anche l'esatta causa di morte, per il momento, non è stata stabilita a causa del forte stato di decomposizione dei due cadaveri.

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