
La first lady statunitense, Melania Trump, ha annunciato l’intenzione di intraprendere un’azione legale da oltre un miliardo di dollari contro Hunter Biden, figlio dell’ex presidente Joe Biden, accusandolo di aver diffuso dichiarazioni “false, diffamatorie e altamente provocatorie”.
Secondo quanto riportato dalla BBC, Biden avrebbe sostenuto in un’intervista rilasciata a inizio mese al giornalista britannico Andrew Callaghan che Melania sarebbe stata presentata al futuro marito Donald Trump proprio dal finanziere Jeffrey Epstein, condannato per pedofilia e traffico sessuale. Gli avvocati della first lady hanno smentito categoricamente la versione, definendola “oltraggiosa” e priva di fondamento. In una lettera datata 6 agosto e inviata all’avvocato di Hunter Biden, Abbe Lowell, il legale Alejandro Brito ha affermato che le parole del figlio dell’ex presidente hanno causato a Melania Trump “un danno finanziario e reputazionale enorme”, amplificato dalla diffusione virale sui social media e dalla copertura mediatica internazionale.
Melania e Donald Trump sostengono da anni che il loro primo incontro risalga al 1998, durante una festa organizzata a New York in occasione della Fashion Week dal manager di modelle Paolo Zampolli. Il presidente americano ha ammesso in passato di aver avuto rapporti di amicizia con Epstein, precisando però che l’intesa si era interrotta nei primi anni 2000 a causa di una disputa per la sottrazione di personale della spa del suo golf club in Florida.
Nel corso della stessa intervista, Biden ha rivolto dure critiche ai vertici del Partito Democratico e a figure “dell’élite” che, a suo dire, avrebbero ostacolato la campagna presidenziale del padre, ritiratosi lo scorso anno. In merito alla presunta presentazione tra Melania ed Epstein, Biden ha citato come fonte lo scrittore Michael Wolff, più volte accusato da Donald Trump di “inventare storie per vendere libri” e definito dal tycoon un “giornalista di terza categoria”. La minaccia di querela da parte di Melania ricalca un approccio frequentemente utilizzato per contrastare critici e detrattori.
Tuttavia, per figure pubbliche come i Trump, le leggi statunitensi pongono una soglia elevata per dimostrare la diffamazione. Fox News Digital ha riferito di non aver ricevuto risposta immediata dall’avvocato Abbe Lowell in merito alla lettera della first lady.