La Cina ha organizzato un'esercitazione di guerriglia urbana in quella che sembrerebbe essere una risposta alla decisione di Taiwan di voler rafforzare le proprie capacità asimmetriche. La China Central Television (Cctv) ha trasmesso varie riprese per mostrare l'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) impegnato in un'operazione per conquistare un'area edificata in una città devastata dalla guerra. Le operazioni, che comprendevano azioni di ricognizione, sgombero e occupazione, facevano parte di un'esercitazione a fuoco vivo condotta da una brigata della Forza di terra del PLA, il cui scopo era "testare molteplici abilità di combattimento essenziali per le operazioni offensive urbane".
La strana esercitazione del PLA
Come ha spiegato il South China Morning Post, l'unità di fanteria è stata mostrata mentre si muoveva in un'area di rovine di cemento a bordo di un veicolo tattico leggero, intenta a prendere il controllo di un edificio bersaglio ritenuto fondamentale per le infrastrutture della città. Armati di fucili e razzi anticarro portatili, i soldati erano impegnati a superare ostacoli come barricate in fiamme sulla strada e filo spinato. Il veicolo era dotato di una mitragliatrice pesante e di una torretta da ricognizione. Non sappiamo quando o dove si sia svolta l'esercitazione, ma il filmato è stato trasmesso subito dopo il leader taiwanese William Lai ha proposto un "bilancio supplementare per la difesa" di 40 miliardi di dollari per potenziare le forze di Taipei.
Lo scorso 25 novembre, in un intervento sul Washington Post, Lai era stato chiaro: "Questo pacchetto storico non solo finanzierà nuove e significative acquisizioni di armi dagli Stati Uniti, ma migliorerà anche notevolmente le capacità asimmetriche di Taiwan". E ancora: "Così facendo, puntiamo a rafforzare la deterrenza inserendo maggiori costi e incertezze nel processo decisionale di Pechino sull'uso della forza". Certo, la proposta di Lai è stata comunque bloccata dai legislatori dell'opposizione di taiwanesi ma il suo intento ha sicuramente infastidito Pechino, che da mesi sta intensificando la pressione sull'isola incastonata nel Mar Cinese Meridionale.
Messaggi a Taiwan
I messaggi più o meno espliciti che la Cina ha inviato a Taiwan iniziano a essere numerosi. Negli ultimi anni, per esempio, l'Esercito popolare di liberazione ha condotto addestramenti ed esercitazioni simili in preparazione di un potenziale conflitto nello Stretto di Taiwan.
Il PLA ha anche costruito strutture che assomigliano ai principali edifici governativi di Taipei nei pressi di una base militare nella Mongolia Interna. Ad aprile, invece, il Comando del Teatro Orientale del PLA ha tenuto una manovra denominata Strait Thunder-2025A che ha coinvolto attacchi di precisione simulati su un terminale di gas naturale liquido che riproduceva una stazione di ricezione GNL chiave nel porto di Kaohsiung, sulla costa meridionale di Taiwan.
Di pari passo, Washington si è concentrata sul rafforzamento delle capacità di guerra asimmetrica di Taiwan. Gli Stati Uniti hanno quindi intensificato la vendita a Taipei di armi piccole, mobili e letali con elevata capacità di sopravvivenza, come i missili anticarro portatili Javelin e i missili di difesa aerea Stinger, nonché piccoli droni come il sistema di munizioni vaganti Switchblade.
Anche l'esercito di Taiwan, intanto, sta cercando di migliorare l'addestramento e la preparazione alla guerra urbana.
L'esercitazione Han Kuang di quest'anno, la più grande esercitazione annuale dell'isola, ha incluso per la prima volta esercitazioni di sopravvivenza urbana condotte in quelle che le forze armate locali hanno definito condizioni di fuoco "senza precedenti", per aumentare la "resilienza dell'intera società".