
A Taiwan sono iniziate le esercitazioni militari più lunghe e importanti dell'anno. Si chiamano Han Kuang e i loro scopi sono semplici: testare le difese dell'isola in vista di una fantomatica invasione da parte di Pechino, misurare la reazione della popolazione di fronte a situazioni di emergenza, capire quanto e se Taipei è in grado di resistere ad un'offensiva rivale. A differenza del passato questa volta le manovre dureranno una decina di giorni, il doppio del normale, e per la prima volta includono anche esercitazioni di resilienza urbana. "Chiediamo comprensione all'opinione pubblica e sostegno per qualsiasi disagio temporaneo nella vita quotidiana o ripercussioni sul traffico", si legge in un post su X del ministero della Difesa di Taipei che annuncia l'avvio dell'evento.
Le super esercitazioni di Taiwan
"Questo è l'addestramento Han Kuang più intensivo mai condotto", ha dichiarato il Maggior Generale Tung Chi Hsing, capo della divisione di pianificazione delle operazioni congiunte del ministero della Difesa, specificando che l'addestramento non si concentrerà su un singolo attacco ma su "una guerra prolungata che si svolgerà tappe: sulle spiagge, nelle città e in tutta la società". A differenza delle precedenti edizioni di Han Kuang, che solitamente iniziavano con uno scenario prestabilito che prevedeva l'evacuazione di aerei da combattimento nella parte orientale di Taiwan per preservare le forze, la giornata di apertura annuale si è concentrata sul confronto con le tattiche della zona grigia di Pechino.
Le manovre si tengono dal 1984. Vengono impiegate migliaia di truppe per esercitazioni aeree, a terra e in mare e questa volta, evidenzia la Bbc, sono stati mobilitati più di 22.000 riservisti, circa il doppio rispetto allo scorso anno. Solitamente vengono simulati assalti anfibi e la difesa della costa. Adesso l'attenzione è per i test di nuovi sistemi, droni compresi. Focus sul contrasto alle incursioni nella zona di difesa aerea di Taiwan. Durante le esercitazioni di "resilienza urbana", ognuna della durata di circa 30 minuti, verrà testato il sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta della popolazione con l'invio di alert sui telefoni cellulari per simulare una situazione di attacco e le sirene dell'allarme antiaereo suoneranno nelle città.
L'obiettivo di Taipei
Per prepararsi ad una potenziale escalation da zona grigia sono state inviate unità di ingegneria per rinforzare le principali aree costiere di Taiwan note come "Spiagge Rosse", ovvero probabili zone di sbarco dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese, installando in loco ostacoli e fortificazioni. Sono state inoltre schierate squadre specializzate per salvaguardare infrastrutture critiche, tra cui porti, depositi di carburante e reti elettriche, nell'ambito di un più ampio sforzo di Taipei volto ad integrare la difesa civile e militare. Per la prima volta, l'esercitazione di quest'anno vedrà le truppe utilizzare la metropolitana per trasportare armi, munizioni e altro materiale verso le linee del fronte.
Funzionari del ministero della Difesa dell'isola hanno affermato che il format di quest'anno si basa su un approccio "basato sullo scenario", in cui le unità ricevono solo un preavviso minimo e devono reagire in tempo reale all'evoluzione della situazione.
Qualsiasi incidente imprevisto, come guasti ai veicoli o interruzioni delle comunicazioni, sarà trattato come parte dell'esercitazione, aiutando i soldati ad acquisire esperienza in situazioni di stress e incertezza. "L'obiettivo è prepararsi all'imprevisto", ha affermato un funzionario al South China Morning Post.