Cronaca internazionale

Si infiamma il Mar Rosso, nuovo raid Houthi e risposta Usa: affondate tre imbarcazioni

I ribelli yemeniti hanno attaccato due volte in 24 ore la nave Maersk Hangzhou. La marina militare americana è intervenuta abbattendo i vettori e bloccando un tentativo di abbordaggio

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Il fronte del Mar Rosso è tornato ad infiammarsi. I ribelli Houthi hanno attaccato due volte la nave cargo Maersk Hangzhou, battente bandiera di Singapore e di proprietà della compagnia di trasporti marittimi danese, portando all’intervento della marina militare degli Stati Uniti. È stata la 23esima azione illegale contro un vascello mercantile da parte delle milizie filo-iraniane dello Yemen.

Alle 20.30 (ora locale) di sabato 30 dicembre, come riferito dal Comando centrale Usa (Centcom), il cargo ha lanciato una richiesta di soccorso dopo essere stato colpito da un missile. La Uss Laboon e la Uss Gravely sono intervenute rapidamente, abbattendo altri due vettori sparati dal territorio controllato dagli Houthi. Non si sono registrati feriti o danni tali da impedire la navigazione, per cui la Hangzhou ha continuano a seguire la sua rotta. Diverse ore dopo, attorno alle 6:30 del mattino, la nave della Maersk ha chiesto nuovamente soccorso affermando di essere sotto attacco da parte di quattro piccole barche, i cui equipaggi hanno sparato con armi leggere contro il cargo e hanno tentato di abbordarlo.

Questo secondo assalto, stando a quanto riferito dall’agenzia britannica per le operazioni commerciali marittime (Ukmto), è avvenuto a circa 60 miglia nautiche a nord-ovest del porto yemenita di Hodeidah. Una squadra di security contractors imbarcata sul vascello danese ha risposto al fuoco, mentre elicotteri dalla Gravely e dalla portaerei Uss Eisenhower si sono alzati in volto, dirigendosi sul luogo dello scontro. Gli Houthi hanno sparato anche contro i velivoli statunitensi, che hanno dunque proceduto ad affondare tre dei quattro motoscafi e ad eliminarne le ciurme. I ribelli morti sarebbero dieci, due i ferti e quattro i sopravvissuti.

Il Centcom ha dichiarato che non vi sono feriti tra il personale americano o danni ai mezzi militari. Pare che anche l’equipaggio della Hangzhou sia in buone condizioni di salute. Un successo per Washington, dunque, e per l’operazione “Prosperity guardian” organizzata al fine di proteggere la rotta che passa per il golfo di Bab al-Mandab e il Mar Rosso, una delle più importanti per il commercio internazionale. Gli attacchi degli Houthi, infatti, hanno costretto molte compagnie a deviare i propri vascelli verso il capo di Buona Speranza, allungando i tempi di navigazione e, di conseguenza, il costo dei beni trasportati. Proprio la compagnia Maersk era stata tra le poche, assieme alla francese Cma Cmg, ad annunciare la ripresa della navigazione nella zona. A seguito dei due attacchi, ha sospeso il transito nel Mar Rosso per 48 ore.

Altre, come la Hapag-Lloyd, stanno continuando per il momento a percorrere rotte alternative.

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