Cronaca internazionale

Naufragio di un peschereccio in Grecia: partito dalla Libia era diretto in Italia. 79 morti

I sopravvissuti sono arrivati a Kalamata dopo essere stati prelevati dallo yacht Mayan Queen IV, registrato alle Isole Cayman

Naufragio di un peschereccio in Grecia. Partito dalla Libia era diretto in Italia: diversi i morti e i feriti

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Naufragio di un peschereccio in Grecia. Partito dalla Libia era diretto in Italia: diversi i morti e i feriti

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È grave il bilancio del naufragio del peschereccio che si trovava nelle acque al sud del Peloponneso, al largo di Pylos in Grecia. L’imbarcazione era salpata da Tobruch, in Libia, ed era diretta in Italia, secondo le prime informazioni raccolte dalla guardia costiera. Per il momento sarebbero 79 le vittime accertate, nessuno indossava il giubotto salvagente. Mentre 14 passeggeri, sui 104 tratti in salvo, sono stati trasferiti all'ospedale di Kalamata. Secondo l'organizzazione non governativa "Aegean Boat Report", è probabile che il numero delle vittime continui ad aumentare nel corso della giornata. I sopravvissuti sono arrivati a Kalamata dopo essere stati prelevati dallo yacht Mayan Queen IV, registrato alle Isole Cayman. Nelle operazioni di ricerca e soccorso sono impegnate due navi pattuglia e una di soccorso della guardia costiera, una fregata della marina greca, sette imbarcazioni che si trovavano in zona, un elicottero della marina e un drone.

Il naufragio

Dalle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti le autorità italiane avrebbero comunicato la posizione dell'imbarcazione in difficoltà a quelle greche. Secondo l'organizzazione non governativa “Alarm Phone”, che fornisce un numero di emergenza finalizzato a sostenere le operazioni di salvataggio nel mar Mediterraneo, a bordo c'erano centinaia di persone. "Il peschereccio è stato avvistato a mezzogiorno di ieri da un veicolo aereo di Frontex e successivamente da due motovedette, senza richiedere assistenza", si legge in un comunicato della guardia costiera greca.

Nella nota si afferma che un elicottero e alcune imbarcazioni della guardia costiera greca si sono recate ieri sul luogo di navigazione del peschereccio, ma i "migranti hanno rifiutato qualsiasi assistenza e hanno dichiarato di voler proseguire il viaggio verso l'Italia". Nel comunicato, inoltre, si sottolinea che "le continue telefonate della sala operativa della guardia costiera greca al peschereccio per fornire assistenza hanno ricevuto risposta negativa". Verso le 16, ora locale, è attesa sul luogo il presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou. La regione del Peloponneso ha già predisposto il noleggio di mezzi appositi per la corretta gestione dei corpi, visto che l'ospedale di Kalamata non è attrezzato per fronteggiare l'emergenza.

L'area di accoglienza dei naufraghi

Il governatore del Peloponneso, Panagiotis Nikas, ha dichiarato al sito “Kathimerini” che “sono stati noleggiati camion per garantire la corretta gestione dei corpi dei defunti". Il governatore ha inoltre aggiunto che nella città di Kalamata è stata allestita un'area di accoglienza per i sopravvissuti, per rispondere al fabbisogno di coperte, vestiti e cibo.

La dinamica

La rotta dell'imbarcazione e la dinamica del naufragio sono ancora chiarire. Fino a ieri, nel 2023, erano 1.039 i migranti morti nel Mediterraneo centrale, 1.277 in tutto il Mediterraneo. La notizia è stata data dal portavoce dell'Organizzazione internazionale per migrazioni (Oim) a Roma, Flavio Di Giacomo.

Quella del Peloponneso potrebbe rivelarsi una delle peggiori tragedie dal cosiddetto naufragio del Canale di Sicilia del 18 aprile 2015, che aveva provocato 58 vittime accertate, 28 superstiti salvati e fra i 700 e i 900 dispersi presunti.

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