"Niente tappeto rosso": cosa c'è dietro al messaggio della Cina agli Usa

Molti utenti dei social cinesi hanno scatenato un dibattito sui motivi di quello che potrebbe essere un segno di freddezza da parte della Cina nei confronti di Blinken

"Niente tappeto rosso": cosa c'è dietro al messaggio della Cina agli Usa
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Quando Antony Blinken è atterrato all'aeroporto di Pechino, in Cina, ad attenderlo non c'era alcun tappeto rosso. Il segretario di Stato Usa è stato accolto, con un'accoglienza sotto tono, da Yang Tao, Direttore Generale del Dipartimento per gli Affari del Nord America e dell'Oceania del Ministero degli Esteri, e dall'Ambasciatore degli Stati Uniti in Cina, Nicholas Burns.

L'accoglienza di Blinken in Cina

Questi particolari non sono certo passati inosservati tra i netizens cinesi, che hanno commentato in più modi le foto di Blinken intento a camminare sul nudo cemento dello scalo pechinese. Molti utenti dei social d'oltre Muraglia hanno scatenato un dibattito sui motivi di quello che potrebbe essere un segno di freddezza da parte della Cina.

C'è chi ha ricordato che il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un tappeto rosso, lo scorso aprile, così come avvenne nel 2012 per l'allora segretario di stato americano Hillary Clinton. Bisogna tuttavia sottolineare che Macron è un presidente e che già il predecessore di Blinken, Mike Pompeo, non aveva avuto questo onore nel 2018.

"Abbiamo voluto evitare di dare spazio agli Stati Uniti per quanto riguarda l'etichetta e il protocollo", ha commentato Su Xiaohui dell'Istituto cinese di studi internazionali, facendo i complimenti agli utenti dei social cinesi per la loro acutezza. Secondo l'esperta, la Cina non è stata scortese, ma vuole "evitare che gli Stati Uniti approfittino di occasioni per mostrarsi superiori". Blinken ha comunque avuto diritto ad un tappeto rosso quando ha incontrato l'omologo cinese Wang Yi.

Il messaggio di Pechino

Il professor Steve Tsang, direttore del China Institute presso la School of Oriental and African Studies di Londra, nel Regno Unito, ha dichiarato a Newsweek che la visita di Blinken in Cina è considerata da Pechino come una concessione fatta agli Stati Uniti. "Pechino essenzialmente pensa che la colpa sia degli Stati Uniti e, a meno che la parte statunitense non mostri 'sincerità' e si ritiri dal suo approccio ostile alla Cina, non c'è molto di cui parlare", ha aggiunto.

In ogni caso, è bene specificare che Blinken è un funzionario di gabinetto in visita di lavoro in Cina, e non un capo di Stato impegnato ad effettuare in visita di Stato.

Ad esempio, anche l'ex presidente Usa Donald Trump ha ricevuto una sontuosa cerimonia di benvenuto quando, nel 2017, era atterrato a Pechino per una visita di Stato. In quell'occasione, il tycoon era sceso da una scalinata con tappeto rosso verso guardie in uniforme e bambini che sventolavano bandiere degli Stati Uniti e della Cina.

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