Cronaca internazionale

"Corruzione su larga scala" il maxi blitz che sconvolge la giustizia ucraina

Oltre al capo della Corte suprema dell'Ucraina Vsevolod Knyazev, altre due persone, tra cui il capo del tribunale Vsevolod Kniaziev, sono state arrestate nell'ambito delle indagini

"Corruzione su larga scala" il maxi blitz che sconvolge la giustizia ucraina

Ascolta ora: ""Corruzione su larga scala" il maxi blitz che sconvolge la giustizia ucraina"

"Corruzione su larga scala" il maxi blitz che sconvolge la giustizia ucraina

00:00 / 00:00
100 %

L'ombra della corruzione torna ad allungarsi sull'Ucraina. Gli inquirenti di Kiev hanno scoperto una rete di "corruzione su larga scala" all'interno della Corte Suprema del Paese che coinvolgerebbe molti dei suoi giudici. Nell'ambito delle indagini sono finite in manette personalità di spicco, come il capo della Corte suprema ucraina, Vsevolod Knyazev, e altre due persone, tra cui il capo del tribunale Vsevolod Kniaziev.

Arresti e tangenti

"Questo è il più grande caso di sempre che coinvolge la magistratura", ha dichiarato il capo dell'Ufficio nazionale anticorruzione ucraino (NABU), Semen Kryvonos. Kryvonos ha definito un gruppo di giudici della Corte suprema, coinvolti nell'indagine, a un "gruppo criminale".

Scendendo nei dettagli, secondo i funzionari dell'anticorruzione, il miliardario ucraino Kostiantyn Zhevago avrebbe offerto la tangente ai funzionari del tribunale, con uno studio legale a fungere da intermediario. Le autorità ritengono inoltre che Zhevago abbia trasferito 2,7 milioni di dollari agli avvocati, di cui 1,8 milioni da pagare ai giudici della Corte Suprema e 900.000 dollari agli avvocati per i loro "servizi di intermediazione".

Zhevago sperava di corrompere la corte per emettere una sentenza che gli permettesse di mantenere il controllo delle azioni di una società mineraria che è al centro di una disputa con gli ex azionisti. Per la cronaca, Zhevago, ex membro del Parlamento ucraino e uno degli uomini più ricchi del Paese, si trova attualmente in Francia e Kiev sta cercando di ottenere la sua estradizione. A dicembre è stato arrestato in Francia perché sospettato di riciclaggio di denaro e appropriazione indebita di fondi legati alla sua attività bancaria in patria.

Indagini in corso

Tornando agli arresti, il consigliere presidenziale ucraino, Serhiy Leshchenko, ha spiegato che Knyazev, a capo della Corte Suprema dal dicembre 2021, è stato arrestato mentre riceveva una tangente di 2,7 milioni di dollari.

Quella in corso, hanno evidenziato i media ucraini, è una delle numerose operazioni anticorruzione che negli ultimi mesi sono state portate avanti in tutto il Paese, nel tentativo del governo ucraino di ottemperare alle richieste dell'Unione Europea, che nel 2022 aveva chiesto al presidente Volodymyr Zelensky di rispettare una serie di condizioni per poter beneficiare dello status di paese candidato.

L'Ucraina ha un problema di corruzione da risolvere che riguarda alcune aree delle sue istituzioni e, secondo l'elenco di Transparency International del 2021, si è classificata al 122esimo posto su un totale di 180 Paesi. A marzo il ministero della Difesa ha approvato la creazione di un nuovo dipartimento per la Prevenzione della Corruzione per occuparsi di questi casi, che negli ultimi mesi hanno portato a diversi licenziamenti e all'apertura di decine di nuove inchieste.

Il problema dell'Ucraina

La corruzione, dunque, è un vecchio tallone d'Achille dell'Ucraina. Un nodo spinoso che Zelensky è chiamato a risolvere al più presto se, come ripete da mesi, intende portare il suo Paese nell'Unione europea.

Tra gli episodi più recenti, lo scorso gennaio i riflettori si sono accesi sull’arresto del viceministro ucraino per lo Sviluppo delle infrastrutture, Vasyl Lozynski, fermato dalla polizia di Kiev con l’accusa di aver intascato 400 mila dollari di tangenti nel contesto dell’acquisto da parte del suo ministero di generatori elettrici, che sarebbero stati procacciati a prezzi lievitati.

Nell’occhio del ciclone è finito anche il ministro della Difesa, Oleksiy Reznikov, che secondo i media locali avrebbe firmato un accordo a prezzi due o tre volte superiori a quelli attuali per i prodotti alimentari di base.

Commenti