Cronaca internazionale

"Non è in obitorio": mistero sul corpo di Navalny. Proteste e arresti in Russia

La portavoce dell'oppositore di Putin ha dichiarato che non si trova nell'obitorio dell'istituto carcerario dove era rinchiuso. Proteste in ricordo del politico in tutto il mondo. Zelensky: "Dobbiamo fare tutto il possibile contro Putin"

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Non è nell'obitorio, è mistero sul corpo di Navalny. Centinaia di arresti in Russia

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La morte in carcere di Alexei Navalny, l’oppositore di Vladimir Putin deceduto il 16 febbraio in circostante ancora da chiarire, ha scatenato reazioni non solo in Occidente, ma anche in patria. Decine di russi in 21 città della Federazione si sono riuniti spontaneamente per ricordare l’uomo che, dal 2008 fino al giorno della sua morte, ha combattuto contro il regime del Cremlino.

La reazione delle autorità non si è fatta attendere. Stando a quanto riferito dalla Ong Ovd-info, gruppo che monitora la repressione politica nei territori soggetti a Mosca, 212 persone sono state fermate dagli agenti di polizia durante le manifestazioni. Nella sola capitale, in 15 sono finiti in manette quando si sono recati a deporre fiori in memoria di Navalny su un monumento in memoria dei dissidenti vittime del governo sovietico. Tra le altre città dove si sono tenuti questi raduni spontanei figurano San Pietroburgo, Taganrog, Bryansk, Nizhny Novgorod e Belgorod. Fuori dalla Russia, tributi e proteste in onore dell’oppositore di Putin si sono tenute fuori dalle ambasciate di Mosca e altri siti. La Bbc ha riferito di raduni a New York, Londra, Parigi e Ginevra. A Berlino, la folla ha gridato “Putin all’Aia”, facendo riferimento alla Corte penale internazionale. Nella capitale britannica, i manifestanti hanno esposto cartelli con scritto “Navalny è il nostro eroe”, mentre fuori dalla sede dell’Onu di Ginevra un centinaio di persone ha deposto fiori e mostrato foto del 47enne morto in carcere.

Del corpo dell’oppositore del leader del Cremlino, intanto, si sono perse le tracce. "L'avvocato di Aleksei e sua madre sono arrivati all'obitorio di Salekhard. È chiuso però, la colonia ha assicurato che funziona e il corpo di Navalny è lì”, ha scritto su X la portavoce di Navalny. “L'avvocato ha chiamato il numero di telefono che è sulla porta. Gli è stato detto che è il settimo a chiamare oggi. Il corpo di Aleksei non è all'obitorio".

Dall’altro fronte caldo per Mosca, la guerra in Ucraina, è arrivato un appello del presidente Volodymyr Zelensky all’unità. “Se non agiamo ora, Putin riuscirà a trasformare i prossimi anni in una catastrofe”, ha dichiarato il leader di Kiev nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, chiedendo agli alleati un maggiore supporto per affrontare. “Non dobbiamo fare qualcosa, ma tutto il possibile”.

Zelensky ha poi commentato il ritiro dei soldati ucraini da Avdiivka, affermando che “è stata la decisione giusta per salvare quante più vite possibili”.

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