
Giardinieri in fuga da Re Carlo. Stando alle ultime indiscrezioni che arrivano dal Regno Unito, ben undici dei dodici professionisti che si occupano della cura di Highgrove House, il giardino del sovrano, si sarebbero dimessi. Fra questi si troverebbero anche due capo giardinieri e un vice-responsabile. Insomma, un terremoto in piena regola. E anche se l'efficientissima "macchina reale" ha subito provveduto a trovare dei sostituti, la vicenda ha fatto scoppiare una vera e propria polemica. Alcuni degli ex dipendenti, infatti, hanno parlato, denunciando un ambiente di lavoro definito tossico.
A riportare il fatto è stato il Sunday Times, che ha condotto un'attenta inchiesta. Secondo il giornale, ben due giardinieri si sono dimessi dall'inizio del 2025, andando a unirsi al gruppo già nutrito di dipendenti in fuga. La gestione di Highgrove è al centro di una controversia in piena regola. Sappiamo che Re Carlo è molto affezionato a quel parco. Il sovrano ha trascorso gli ultimi 45 anni ad arricchire e abbellire i giardini della tenuta. Si tratta dunque di qualcosa a cui tiene in particolar modo. Forse troppo, a detta dei giardinieri, che si sono lamentati per le continue richieste del monarca. Richieste che, tuttavia, non sono mai coincise con un aumento di stipendio. Da qui la decisione di molti di lasciare la gestione dei giardini di Highgrove, residenza reale nel Gloucestershire.
Stando al Sunday Times, le dimissioni in massa sono cominciate nel marzo 2022, per un totale di undici dipendenti su dodici ad aver rassegnato le proprie dimissioni. Ad andarsene sarebbe stato anche un giardiniere in prova, mandato via per aver commesso un errore nella cura di un particolare fiore."Non mettete di nuovo quell'uomo davanti a me", avrebbe protestato Re Carlo.
Le voci su Highgrove sono tante. C'è chi parla di pretese assurde da parte del monarca. Pretese sulle dimensioni delle pesche, ad esempio, o sulla tonalità di colore delle rose. Quando si trova a Highgrove, Re Carlo è solito fare lunghe passeggiate per i giardini, e annotarsi tutto ciò che non va. I promemoria sarebbero scritti con inchiostro rosso.
Molti giardinieri si sono lamentati di aver ricevuto una
retribuzione ben al di sotto degli standard. Ci sarebbero poi stati reclami personali relativi a un ambiente di lavoro tossico e oppressivo, con un turnover del personale inferiore alla metà della media nazionale.