Questa mattina elicotteri, camion e auto della polizia militare dello Stato di Rio de Janeiro sono entrate nei complessi di Alemão e Penha trasformando la zona a nord di Rio - abitata da 280mila persone in decine di favelas - in un vero e proprio fronte di guerra.
Al momento il bilancio ufficiale conferma che sono 122 le persone rimaste uccise - 118 narcos e 4 agenti - mentre sarebbero 81 quelli arrestati. Secondo le ultime testimonianze - non confermate - sarebbero stati ritrovati altri 50 corpi, facendo superare quota 100 al conto delle vittime. Il più grande dispiegamento di forze che lo Stato di Rio abbia mai visto con 2500 agenti, 32 mezzi blindati e 12 veicoli da demolizione per distruggere le barricate anti-polizia.
Il Blitz
Un'operazione voluta dal governatore dello Stato di Rio Claudio Castro - esponente del partito liberale di Jair Bolsonaro - contro il Comando Vermelho, principale fazione criminale della città - fondata nel 1969 - che ha coinvolto migliaia di agenti della Polizia Militare dello Stato e le forze speciali della Batalhão de Operações Policiais Especiais.
Dopo ore di combattimenti che hanno trasformato i complessi delle favelas in un vero e proprio campo di battaglia, il bilancio è di 81 arresti, 118 narcos e quattro agenti uccisi.

Il governatore Castro, ha affermato in un video pubblicato su X che i sospetti criminali sono stati "neutralizzati" durante il raid definita come "la più grande operazione di questo tipo nella storia della città" spiegando che "sono stati sequestrati 93 fucili e più di mezza tonnellata di droga" e che i narcos morti "hanno opposto resistenza all'azione della polizia".
I narcos
All'arrivo degli uomini delle forze dell'ordine - in tenuta antisommossa - i narcos avrebbero risposto al fuoco senza esitazione. Per difendere il loro territorio - che poi è il territorio federale - i criminali hanno utilizzato pistole, fucili d'assalto e droni armati di granate. Poi le barriere. I membri della gang hanno costruito - costringendo anche i residenti ad aiutarli - delle barriere per ostacolare l'arrivo dei mezzi nei due complessi.

Il cartello
L'obiettivo era tagliare la testa al cartello. Il Comando Vermelho - Comando Rosso - operativo da più di 50 anni, nel corso del tempo ha ampliato il proprio controllo nelle favelas, aumentando gli scontri con la polizia.
Nel marzo 2005, 29 persone furono uccise nella regione di Baixada Fluminense a Rio, mentre nel maggio 2021, furono 28 i morti nella favela di Jacarezinho. Il ricercato numero uno è Edgar Alves Andrade - detto Doca de Penha - leader del gruppo che continua a essere latitante. Su di lui pendono venti mandati di cattura per più di cento omicidi.