"Rischio spionaggio", nel Regno Unito è scontro sulla nuova "super ambasciata" cinese a Londra

Londra frena sull’ambasciata cinese tra accuse di spionaggio e timori per la sicurezza nazionale. Ecco che cosa succede tra il Regno Unito e la Cina

"Rischio spionaggio", nel Regno Unito è scontro sulla nuova "super ambasciata" cinese a Londra
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La Cina è finita nel mirino del Regno Unito. O meglio: a destare particolare preoccupazione del governo britannico c'è la nuova super ambasciata che Pechino vorrebbe costruire a Londra. La sede diplomatica del Dragone non ha ancora ricevuto il via libera delle autorità locali che dovrebbe ulteriormente slittare a data da destinarsi. L'ombra ancora lunga del recente caso di spionaggio che ha scosso l'Uk, e che ha coinvolto protagonisti cinesi e politici londinesi, avrebbe infatti congelato l'iter sull'ambizioso progetto del Dragone. Pare che i funzionari del Ministero per l'edilizia abitativa, lo stesso che si sta occupando del caso urbanistico, si starebbero preparando ad annunciare il posticipo della scadenza del 21 ottobre.

Il progetto dell'ambasciata cinese che preoccupa Londra

Dal 2018 la Cina sta cercando di costruire una nuova, grande ambasciata nei pressi della Torre di Londra. La decisione del governo britannico sul fatto di concedere o meno l'autorizzazione è stata tuttavia ripetutamente rinviata. L'ultimo rinvio dipenderebbe ufficialmente dai recenti cambiamenti apportati nel rimpasto dell'esecutivo inglese, che hanno coinvolto anche la nomina di nuovi ministri e funzionari interessati al dossier. Secondo quanto riportato dal Telegraph, invece, il motivo sarebbe da ricercare nel caso di spionaggio che ha scosso Londra e che avrebbe coinvolto alcuni emissari cinesi.

Luke de Pulford, co-fondatore dell'Alleanza Interparlamentare sulla Cina, è stato chiaro: "Il motivo di questo ritardo è al di là di ogni credibilità, per usare un eufemismo. Tutti sanno che la decisione finale sulla mega-ambasciata sarà presa dalla politica, non dalla legge urbanistica. La vera ragione di questo ritardo è che l'attuale controllo rende scomodo dare il via libera previsto".

Nel caso di spionaggio citato, Christopher Cash, che lavorava per i parlamentari conservatori, e Christopher Berry, un insegnante, sono stati accusati di aver passato informazioni di intelligence a Pechino. Le accuse sono state ritirate ma i dubbi restano. Keir Starmer e i suoi alti funzionari sono finiti nell'occhio del ciclone per non aver fornito prove che dichiarassero la Cina un nemico, nonostante le richieste del Crown Prosecution Service (CPS).

L'ombra dello spionaggio

Yvette Cooper, neo nominata ministro degli Esteri, ha dichiarato che la Cina "rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale del Regno Unito" e di essere "profondamente frustrata" dal fallimento del caso. Pechino sembra aver spinto per l'approvazione della sua nuova ambasciata nonostante l'opposizione britannica. La richiesta di pianificazione iniziale è stata respinta nel dicembre 2022, prima che ne venisse presentata una nuova poco dopo la vittoria del partito laburista alle elezioni generali dello scorso luglio. I ministri hanno chiesto la proposta del consiglio, innescando un'indagine da parte dell'Ispettorato per la pianificazione e una decisione finale da parte dei ministri del dipartimento per le comunità.

Non solo: sembra che alcuni funzionari del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca degli Usa abbiano espresso preoccupazione ai funzionari del Ministero degli Esteri britannici.

I media inglesi scrivono che sarebbero stati sollevati timori circa l'accesso ai cavi che corrono nelle vicinanze del sito dove dovrebbe sorgere la struttura del Dragone, gli stessi cavi che sono utilizzati dalle società finanziarie di Londra. "Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati di fornire alla Cina un potenziale accesso alle comunicazioni sensibili di uno dei nostri più stretti alleati", ha dichiarato un anonimo funzionario Usa.

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