Cronaca internazionale

"Soccorreteli ora". Allerta per un barcone con 400 migranti ma Lampedusa è allo stremo

Quasi 700 arrivi in 24 ore a Lampedusa ma le Ong premono per il soccorso di un barcone di 400 migranti al largo della Grecia, tra la Sar maltese e quella ellenica

"Soccorreteli ora". Allerta per un barcone con 400 migranti ma Lampedusa è allo stremo

Ancora un barcone in difficoltà nel Mediterraneo e ancora una volta da Alarm Phone arriva l'annuncio in lingua italiana. Il nostro centro di controllo non viene direttamente coinvolto nella pretesa di salvataggio ma il sotto testo è chiaro. A bordo del barcone si troverebbero circa 400 migranti, secondo quanto riportato dalla Ong. "Durante la notte abbiamo ricevuto una chiamata da una barca con circa 400 persone in pericolo che erano partite da Tobruk , in Libia. Abbiamo informato le autorità, ma finora non è stata confermata alcuna operazione di salvataggio. Non ritardate l'aiuto mettendo a rischio vite: soccorrete ora!".

Come si evince dalla mappa di tracking pubblicata dalla Ong sul suo profilo Twitter, l'imbarcazione è stata individuata al largo delle coste greche, tra le acque Sar elleniche e maltesi ma, considerando la direzione, non è escluso che entro poche ore varchi l'area di intervento italiana a est della Sicilia. A riprendere l'annuncio anche la Ong Mediterranea Saving Humans, che con un post in italiano esorta: "Circa 400 vite in pericolo nel Mediterraneo centrale. La notte scorsa, Alarm Phone ha ricevuto la richiesta d'aiuto da parte di un'imbarcazione in difficoltà partita da Tobruk, in Libia. Tutte le autorità sono state avvertite: serve un'immediata operazione di soccorso". Non viene specificato quali autorità siano state informate ma il dubbio che, nonostante la non competenza, siano state effettuate telefonate anche al Mrcc di Roma, visti i precedenti, è alta.

Tobruk è una città della Libia orientale, che si affaccia nel mar Mediterraneo esattamente davanti all'isola di Creta. Eppure, il barcone con tutte quelle persone a bordo non ha seguito una rotta perpendicolare, che sarebbe quella più breve per toccare terra nel primo porto europeo più vicino, anche se sarebbe bastato fare appena qualche decina di miglia con direzione est per arrivare in Egitto, Paese sicuro per l'Onu. A quanto pare, visto dove è stato intercettato, il barcone ha seguito una rotta nord-nord ovest che lo sta portando in Italia, a centinaia di chilometri di distanza, non solo da Creta, ma anche dalle coste della penisola greca. In un secondo aggiornamento, Alarm Phone fa sapere che il natante si trova in acque Sar maltesi senza carburante e che i migranti hanno informato la Ong di aver visto una mercantile "molto vicina a loro ma ha continuato la sua rotta".

Tutto questo mentre Lampedusa torna a essere al collasso a causa degli arrivi dalla Tunisia. Sono stati diciassette, con un totale di 679 persone, gli sbarchi registratisi nell'arco di ventiquattr'ore a Lampedusa. I diversi gruppi giunti ieri hanno riferito di essere partiti da Sfax, Zarzis, Chebba, Jebiniana e Kerkenna e d'aver pagato fino a 4mila dinari per riuscire ad arrivare in Italia. Impiegati assetti di Guardia di finanza, Capitaneria e Frontezx per tutta la giornata, anche di notte.

Se da qualunque porto del Nord Africa si fa rotta verso l'Italia e si bypassa la Grecia, anche per le partenze da oriente, come dimostrano i barconi che arrivano dalla Turchia, è evidente che il problema è nella percezione che si ha del nostro Paese.

Una percezione figlia di anni di lassismo governativo della sinistra, che ha convinto i migranti della totale resa dell'Italia davanti alle migrazioni irregolari.

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