Era scomparso da oltre 100 anni. Cos'è successo al sottomarino ritrovato

Il relitto giace a una profondità di 400 metri. Secondo i ricercatori i perfettamente conservato". Al suo interno sono ancora intrappolati i corpi dei 19 marinai che si inabissarono

Era scomparso da oltre 100 anni. Cos'è successo al sottomarino ritrovato
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Un sottomarino della Marina statunitense scomparso durante la Prima guerra mondiale è stato raggiunto dopo più di un secolo. Giace intatto al una profondità di 400 metri nell'Oceano Pacifico, adagiato sul fianco destro, con gran parte del suo equipaggio a bordo.

Si tratta dell'USS F-1, impostato nel 1909 con il nome di Uss Carp, in seguito entrato in servizio attivo come parte del Primo Gruppo Sottomarini della Flottiglia Siluri del Pacifico. Come primo vascello sottomarino appartenente alla Classe F, conseguì il record mondiale per l'immersione più profonda al mondo, 86 metri. Il 17 dicembre 1917, stava effettuando un'esercitazione di manovra con altri sottomarini al largo di San Diego quando entrò in collisione con un'altra unità della stessa classe, l'Uss F-3. Inabissandosi con 19 membri dell'equipaggio. Secondo quanto riportato dai pochi sopravvissuti, il sommergibile si allagò a causa di uno squarcio, affondando in pochi secondi a una profondità irraggiungibile per quei tempi.

Localizzato la prima volta nel 1975 durante le ricerche di un aereo precipitato nelle stesse acque, il relitto, che si è rivelato essere l'Uss F-1, è stato osservato con moderne tecnologie solo questa settimana. Quando un'équipe di ricercatori a bordo della nave Atlantis ha condotto un attento esame del relitto, producendo una serie di immagini che ne confermano l'ottima conservazione e la completa integrità. Nelle vicinanze del sottomarino affondato è stato individuato anche il relitto di un Grumman Tbf Avenger, lo stesso modello di aereo che componeva la famosa Squadriglia 19: la squadriglia di aerosiluranti misteriosamente scomparsa nel Triangolo delle Bermuda il 5 dicembre del 1945.

In passato erano disponibili solo limitate rilevazioni sonar della posizione del sottomarino disperso, mentre ora, grazie alle tre spedizioni condotte dal team dell'Atlantis con sottomarino con equipaggio umano, denominato Alvin, e un drone sottomarino autonomo, denominato Sentry, considerate le "punte di diamante" della flotta della Woods Hole Oceanographic Institution, organizzazione di ricerca che ha permesso il ritrovamento del relitto grazie alla collaborazione della Us Navy, sono state raccolti dati, immagini e video di questa tomba dell'oceano.

"Operare in mare è sempre stato intrinsecamente pericoloso, e lo è stato ancora di più per i primi sottomarini.

In questo caso, la notte, la nebbia, la velocità e le difficoltà di comunicazione radio contribuirono alla perdita di 19 uomini, che dimostrarono grande coraggio semplicemente offrendosi volontari per il servizio sottomarino in quei giorni", ha dichiarato il contrammiraglio della Marina statunitense Cox, direttore del Naval History and Heritage Command, che ha collaborato a questa importante spedizione di ricerca.

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